Una novità che riguarda l'uscita sul mercato del vino: l'annata 2018 infatti sarà disponibile già da gennaio, invece che dal 1 marzo, come era consuetudine. Un anticipo approvato dal ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.
Un'anticipazione di due mesi rispetto a quanto previsto dal disciplinare di produzione promossa dal consorzio di tutela interpretando le esigenze del territorio e che ha suscitato la soddisfazione dei più di 200 soci.
Soddisfazione espressa dal direttore del consorzio Alessio Durazzi, che spiega come la modifica temporanea del disciplinare sia dovuta alla necessità di non interrompere le forniture di vino ai consumatori.
L'andamento climatico del 2017 ha portato a un drastico calo del raccolto, di circa il 27%, e a una conseguente riduzione delle bottiglie; aspettare marzo per molti produttori vorrebbe dire avere il rischio concreto di uno stop alle vendite di due mesi.
Un anticipo che è bene sottolineare non è obbligatorio, ma può essere scelto liberamente dai produttori, purché il vino abbia già tutte le caratteristiche analitiche conformi al disciplinare.
Si attende quindi tra pochi giorni l'annata 2018, che, a detta del consorzio, promette vini di grande equilibrio e perfettamente bilanciati, particolarmente vivaci e di buona intensità.
© AgroNotizie - riproduzione riservata