Si sono conclusi in questi giorni, con la tappa di Montefortino, i seminari realizzati per presentare, alle imprese e ai cittadini, i bandi già attivi o in fase di emissione del Programma di sviluppo rurale Marche 2014-2020 destinati alle zone colpite dal terremoto.

Il tour si è svolto in dieci tappe, con circa mille partecipanti, e ha creato un momento di ascolto e di confronto, proprio dove ce n'è bisogno.

Questa iniziativa di contatto diretto con i territori del cratere è stata parte di un percorso informativo più ampio sulle risorse complessivamente messe a disposizione da tutti i fondi strutturali: oltre 400 milioni di euro aggiuntivi, stanziati attraverso i fondi Fesr per lo sviluppo regionale, Feasr per il Programma di sviluppo rurale e Fse per il lavoro.

Gli incontri sono stati organizzati dalla regione nell'ambito dell'iniziativa 'L'Europa con noi per ripartire' con l'obiettivo di illustrare direttamente sul territorio le possibilità offerte dalla rimodulazione del Psr per la ripartenza post sisma.

Una rimodulazione che ha visto aggiungere alla dotazione iniziale 159,25 milioni di euro, appositamente dedicati alle aree colpite, arrivati anche dalla solidarietà delle altre regioni italiane non coinvolte nel sisma.

Come ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Anna Casini a seguito degli eventi del 2016 e del 2017 è stata sentita la necessità di far uscire le istituzioni della regione dalle sue sedi e andare personalmente a presentare le importanti opportunità che il Psr mette a disposizione degli imprenditori agricoli e zootecnici.
 
E il confronto, talvolta anche serrato, si è sempre svolto in un'ottica costruttiva, come ha sottolineato l'assessore, con l'obiettivo di andare capillarmente tra i potenziali beneficiari e fornire, individualmente, spiegazioni e chiarimenti, anche con l'obiettivo di migliorare la formulazione dei bandi che devono essere ancora pubblicati.

La programmazione delle ulteriori risorse ha tenuto conto della forte vocazione rurale di questi territori e ha quindi dedicato una grande parte a sviluppare la competitività delle aziende agricole, favorendo l'ingresso dei giovani, a promuovere gli accordi di filiera, a incentivare le coltivazioni biologiche, la zootecnia e il benessere animale, il recupero di boschi e foreste, il ripristino della viabilità minore.

E' stata importante anche la collaborazione con le organizzazioni agricole regionali cui gli imprenditori si rivolgono prioritariamente nella predisposizione dei progetti e delle domande di sostegno.

"Fare rete e presentarsi uniti con risposte univoche è quello che chiedono i nostri concittadini, e per questo ci siamo impegnati e ci impegneremo anche nel futuro, per far sì che alle parole corrispondano sempre fatti concreti", ha concluso Anna Casini.