La Regione Calabria potrebbe cogliere meglio l'occasione posta dai contratti di filiera nell'agroalimentare, a patto di investire dieci milioni di euro per il loro cofinanziamento propri. Lo sottolinea in una nota diffusa alla stampa Agrocepi, che in partenariato con altre associazioni sindacali, nel mese di febbraio 2018 ha inviato al ministero per le Politiche agricole e alle Regioni interessate un documento in cui si chiedeva l'integrazione di risorse per i contratti di filiera, attraverso anche l'utilizzo di risorse dei Patti per il sud o dei relativi Piani operativi regionali.

"Ad oggi risulta che Basilicata, Puglia, Sardegna, insieme ad altre regioni, hanno predisposto gli atti necessari per cofinanziare i progetti di filiera presentati dalle imprese dei rispettivi territori; ciò in considerazione anche di ulteriori risorse impegnate dal Mipaaf – si sottolinea nella nota - che consentirebbero il possibile finanziamento di altri progetti nazionali presentati in particolar modo nel Sud Italia".

A tal riguardo il vicepresidente nazionale vicario di Agrocepi e presidente di Agrocepi Calabria, Cristian Vocaturi dichiara: "Dai contratti di filiera presentati al Mipaaf, risultano innumerevoli istanze di aziende della Regione Calabria. come illustrato da un prospetto inviato dallo stesso ministero".

Pertanto il vicepresidente di Agrocepi invita a "Valutare lo stanziamento di apposite risorse in capo agli enti (nel limite del 15% dei programmi presentati N.d.r.), presumibilmente circa 10 milioni di euro per ogni Regione, che permetterebbero all'80% dei contratti presentati di essere ammessi a finanziamento, tenendo conto che si tratta di progettualità sostenute da importanti istituti di credito e che mettono in rete produttori, trasformatori e piattaforme logistiche per il vero sistema agroalimentare italiano".

Il vicepresidente Vocaturi segnala, inoltre, che la Regione Calabria ad oggi non ha ancora espresso nessuna considerazione in merito e chiede al presidente Mario Oliverio, al Consigliere regionale con delega all'agricoltura, Mauro D'Acri, e al nuovo dirigente di dipartimento, Giacomo Giovinazzo, di dare risposta in merito alla questione alle numerose aziende che hanno partecipato al contratto.