Appuntamento in via Moizo n 78, inizio strada Val Nure, a Piacenza, alle 17.00, con la sessione riservata agli associati per gli adempimenti statutari e poi, alle 18.00, l’evento aprirà le porte a tutti per affrontare il tema “Pac: tra sostegno e libertà d’impresa – cosa serve all’Agricoltura”.
“La nuova Pac - spiega il direttore di Confagricoltura Piacenza, Marco Casagrande - impatterà sia sulle aziende associate con ricadute nel medio-breve periodo e di prospettiva e conseguentemente, anche nei nostri uffici ci aspetta un periodo di transizione. Vogliamo cogliere l’importante occasione della nostra assemblea per parlarne con i massimi esperti di settore, maturare insieme gli strumenti per monitorare e gestire il cambiamento e agire nelle sedi opportune e per tempo per fare arrivare le nostre istanze in modo chiaro”.
Dopo gli indirizzi di saluto che vedono l’intervento di Giovanna Parmigiani, componente di Giunta nazionale di Confagricoltura, e di Eugenia Bergamaschi, neoeletta presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, sarà Paolo De Castro, vicepresidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, ad inquadrare stato di fatto e prospettive della Politica agricola comunitaria con il la sua relazione “Dal regolamento Omibus alla Pac post 2020”.
Angelo Frascarelli, docente di Politica agroalimentare all’Università degli Studi di Perugia, esporrà le sue osservazioni per una Pac più semplice ed efficace; l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli, parlerà della prospettiva territoriale della nuova Pac.
Al presidente di Confagricoltura Piacenza, Filippo Gasparini, spetterà il compito di trarre le conclusioni ed avviare il dibattito.
L’evento sarà moderato dalla giornalista Paola Romanini, vicecaporedattore del quotidiano Libertà.
“L’occasione è preziosa per esprimere chiaramente cosa ci aspettiamo e cosa serve al nostro territorio – sottolinea Gasparini -. In quanto produttori rivendichiamo il ruolo di protagonisti e chiediamo che la Pac sia un supporto all’attività imprenditoriale agricola. Non ci stancheremo di chiedere di semplificare. Servono supporti adeguati all’aggregazione e all’organizzazione dei produttori. Non ultimo, non ne possiamo più che le nostre attività produttive vengano ostacolate con una concezione ideologica che contrappone l’attività agricola a quella di tutela del paesaggio di cui invece è artefice. Per tutti, l’invito è a vederci in assemblea”.
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Fonte: Confagricoltura Piacenza