Nata nel 1898, Fieragricola da 120 anni fa della promozione dell'innovazione in agricoltura la propria direttrice di sviluppo: e proprio l'innovazione è stata al centro dell'edizione che si è chiusa sabato 3 febbraio, avendo registrato oltre 130mila visitatori - il 15 per cento dei quali da fuori Italia - in soli quattro giorni.
Particolarmente alta l'affluenza dal centro sud della penisola (+10 per cento) con punte di partecipazione da Campania, Sicilia e Sardegna.

La kermesse internazionale dedicata al settore primario - che giunge alla sua 113 esima edizione - ha potuto contare su oltre 1.000 aziende espositrici, 980 animali, 10 padiglioni e 4 aree esterne, confermandosi come una fra le rassegne più attrattive ed importanti a livello europeo.  

A calcare i 57mila metri quadrati espositivi della fiera (più grande del 4,4 per cento rispetto all'edizione precedente), sono state molte innovazioni appartenenti a diversi settori dell'agricoltura: la meccanica agricola, la zootecnia, le energie rinnovabili, le sementi, gli agrofarmaci, il vigneto e frutteto, la cura del verde e l'attività forestale.

"Per rispondere alle richieste dei visitatori, quest'anno a Fieragricola abbiamo voluto presentare opportunità e prospettive nei diversi segmenti agricoli - dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - e quest'ultima edizione chiude le porte all'insegna di un aumento della qualità dell'offerta in ogni settore, da quello dell'agromeccanica, alla zootecnia, fino agli strumenti e ai servizi per l'agricoltura".

Come fa sapere Mantovani, poi, le delegazioni commerciali straniere provenienti da Europa, Nord Africa, Brasile e Iran hanno dimostrato molto interesse per le tecnologie e il know how italiano e, proprio sui mercati africano, del Medio Oriente e del Sud America sono state avviate iniziative e nuovi progetti fieristici per il 2018.

In contemporanea a Fieragricola, si sono svolti diversi eventi come quello di Eurocarne, salone dedicato alla filiera corta della carne, e di Fruit & Veg Innovation, manifestazione rivolta alla verticalità di filiera e innovazione tecnologica per la coltivazione convenzionale e biologica del comparto ortofrutticolo e olivicolo.
 

Agricoltura legata alla modernizzazione

"In Fieragricola si percepisce la crescita e la costante attenzione verso l'innovazione" ha affermato Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, nel corso della sua visita a Verona.
"Ad oggi, innovazioni e tecnologie stanno diventando a tutti gli effetti reali leve di investimento per le imprese e, in quest'ultimi anni, anche l'agricoltura si è agganciata con successo alle innovazioni dell'industria 4.0" ha concluso Martina.

Secondo il ministro, è grazie agli investimenti tecnologici, alle innovazioni di processo e di prodotto e alle nuove modalità di produzione che oggi possiamo osservare un aumento della redditività e un incremento della sostenibilità delle imprese.
 
Da sinistra: Maurizio Danese - presidente di Veronafiere, Maurizio Martina - ministro delle Politiche agricole, e Giovanni Mantovani - direttore generale di Veronafiere 

"Le sfide nel comparto primario italiano ed europeo non mancano e la kermesse veronese continuerà per questo a lavorare per un modello di agricoltura sempre più 4.0, multifunzione e sostenibile dal punto di vista sia ambientale che della redditività delle aziende" ha aggiunto Maurizio Danese, presidente di Veronafiere.

Inoltre, un presupposto che fa ben sperare riguarda i 10mila giovani che nel 2017, in Italia, hanno avviato un'impresa agricola: "Un dato incredibile e molto interessante per la svolta generazionale in agricoltura" ha sottolineato il ministro.
 

 

In mostra a Verona la zootecnica 4.0 

Fieragricola accende i riflettori anche sul settore zootecnico, comparto dove la richiesta di robotica e strumenti a sostegno dell'automazione aziendale è sempre più in aumento.

A conferma di ciò, tre padiglioni su dieci sono stati dedicati a tecnologie e prodotti per la zootecnia. I visitatori hanno potuto scoprire robot e nuove tecnologie digitali volti a migliorare il benessere animale, la multifunzionalità aziendale e l'ottimizzazione dei costi di produzione.

Ne sono i testimoni i produttori che abbracciata la scelta del robot di mungitura, si dichiarano soddisfatti e raccontano di ricadute positive sia sulla qualità del latte che sullo stato di salute della mandria.
"L'installazione di queste apparecchiature in stalla permette anche di eliminare i costi della manodopera ed è la ragione per cui la robotica sta avendo successo, oltre alla possibilità di verificare i livelli produttivi in tempo reale" ha dichiarato Tiziano Ganz, direttore vendite DeLaval Italia.
 
Un momento di Fieragricola 2018

Non solo. La fiera italiana è stata luogo di molte iniziative internazionali come l'evento Dairy show, appuntamento dedicato alla razza Frisona, e l'asta delle bovine di razza Frisonsa, Bruna e Jersey.
Tra le novità 2018, infine, il concorso europeo Open Limousine che premia l'esemplare più bello di una delle più importanti razze bovine da carne.

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