La conferenza Stato Regioni ha approvato lo schema di riordino del fondo di solidarietà.
La nuova norma promuove lo sviluppo di strumenti assicurativi innovativi, anche tramite le nuove polizze sperimentali e di fondi di mutualizzazione ed estende, inoltre, le coperture agevolate anche ad eventi di portata catastrofica, epizoozie, organismi nocivi ai vegetali.

Il Fondo di solidarietà nazionale potrà essere attivato anche a fronte dei danni causati da fauna selvatica protetta e sono state semplificate anche le procedure per mettere a disposizione delle Regioni le risorse per gli interventi compensativi e, nell'ambito delle polizze sperimentali, sarà possibile mettere a punto meccanismi di calcolo delle perdite.

Vi sarà una compressione dei costi di gestione delle polizze ed una semplificazione con maggiore trasparenza dei meccanismi di risarcimento del danno ed è stata prevista inoltre la possibilità di calcolare le perdite sulla base di indici, anche ai fini dell'erogazione degli interventi compensativi.
 
"Abbiamo bisogno – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina - di strumenti più forti a protezione del lavoro e del reddito delle imprese agricole, soprattutto davanti al cambiamento climatico. Il provvedimento approvato va in questa direzione e può aiutare ad affrontare meglio la programmazione delle imprese. La gestione del rischio è un asse fondamentale per il futuro dell'agricoltura e per questo l'abbiamo posta al centro della discussione al G7 di Bergamo. Con questa norma diamo concretezza agli impegni presi in quella occasione".
 
"Si tratta - dichiara il sottosegretario Giuseppe Castiglione - di un intervento legislativo strategico per il rilancio degli strumenti di gestione del rischio. Questa norma affianca ed integra, nel segno dell'innovazione di prodotto e di processo, le misure finanziate nel quadro della nuova programmazione unionale 2014 - 2020".
 
"Grazie alle nuove norme, - prosegue Castiglione - sarà più semplice sperimentare nuove tipologie di strumenti integrati per la difesa dai rischi a livello aziendale e per la stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole; sulla base dei risultati della sperimentazione sarà così possibile contribuire al dibattito sul futuro della Politica agricola comune (Pac) post 2020 proponendo nuovi strumenti che possano accompagnare meglio lo sviluppo delle nostre imprese e che contribuiscano a favorire la diffusione settoriale e territoriale degli strumenti di gestione dei rischi".