Dal 18 al 20 gennaio Bologna ha ospitato "Futura", una tre giorni di iniziative formative, dibattiti, racconti di buone pratiche organizzata dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per fare il punto sui temi del Piano nazionale scuola digitale (Pnsd) e sulla sua attuazione, a due anni dall'introduzione avvenuta con la legge 107 del 2015.

In questa importante manifestazione anche la Rete nazionale istituti agrari ha avuto un suo spazio. Sabato 20 gennaio, si è tenuto il workshop "Nutri la mente, nutri il corpo: l'innovazione tecnologica negli Istituti agrari", un laboratorio interattivo per documentare i risultati che l'innovazione tecnologica ha prodotto nel campo dell'istruzione agraria e riflettere sui possibili sviluppi, moderato dalla presidente della rete Patrizia Marini.

All'incontro hanno partecipato diversi relatori quali Alessandro Ragazzoni, docente di Economia ed estimo rurale presso il dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell'Università di Bologna, con un intervento sulle Smart farm; realtà in cui ogni prodotto aziendale può diventare risorsa, coniugando le innovazioni di prodotto e di processi in azienda alla salvaguardia ambientale.
Fondamentale, in questo contesto, il potenziale innovativo dell'agricoltura di precisione che, attraverso l'uso di mezzi sempre più precisi e puntuali – come ad esempio i servizi Gps, l'applicazione di software nelle fasi di informazione, controllo e previsione - consente di  ottimizzare il lavoro ed il consumo delle risorse.

Roberto Malagoli, agronomo paesaggista, ha parlato invece delle più recenti innovazioni nel campo del garden design, pratica che nella progettazione di giardini consente di mettere in gioco competenze non solo nel campo della botanica, ma anche architettoniche, tecnologiche e artistiche.