La Regione Campania sul Piano di sviluppo rurale 2014-2020 ha allo stato emanato bandi per 1200 milioni di euro – di cui 500 sulle misure a superficie - a fronte di un budget da oltre 1836 milioni. Il valore dei bandi emanati è pari al 66% del budget totale, anche se, al momento, secondo Regione Campania solo 600 milioni risultano già impegnati.

Ma il presidente Vincenzo De Luca ha annunciato che entro il 2018 sarà impegnato il 100% delle risorse del secondo Psr d’Italia e sarà abbondantemente superata la soglia di disimpegno automatico di spesa, poiché si conta di rendicontare a Bruxelles ben 235 milioni di euro di spesa in più rispetto a quella già effettuata.

E’ quanto emerso nella mattinata di oggi, 13 settembre 2017, a Napoli nella sede di palazzo Armieri della Regione Campania in una conferenza nel corso della quale il presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Campania De Luca, alla presenza degli organi di informazione, ha simbolicamente consegnato i decreti di finanziamento al più giovane dei beneficiari del primo bando della tipologia d'intervento 6.1.1. del Psr 2014/2020, che prevede il premio per i giovani agricoltori che, per la prima volta, si insediano come capo azienda agricola, ed al beneficiario che ha totalizzato il maggior punteggio per il progetto di investimento sul primo bando della tipologia 4.1.1 che sostiene gli investimenti nelle aziende agricole.
 

Il punto sugli investimenti attivati

Con la consegna dei decreti si è dato ufficialmente il via alla realizzazione dei 1.433 progetti di investimento del valore complessivo di 230 milioni di euro e che la Regione Campania finanzia per 173 milioni con il Psr con l'obiettivo di favorire l'ammodernamento ed il ricambio generazionale delle aziende del settore primario. Si tratta dei bandi le cui graduatorie furono chiuse nello scorso mese di giugno e che riguardano le seguenti sottomisure: aiuto agli investimenti (581 domande ammesse e 108,6 milioni di euro di cofinanziamento), aiuti finalizzati al ricambio generazionale ( 410 domande e 42,9 milioni di contributo) e il premio ai giovani primo insediati ( 442 domande e 21,4 milioni di cofinanziamento).

“Registriamo con interesse – ha evidenziato De Luca – il rinnovamento generazionale del comparto agricolo campano con la presenza di nuovi giovani agricoltori. Segno evidente di un cambiamento culturale nel settore. Entro la fine del 2018 intendiamo impegnare tutte le risorse messe a disposizione dal Psr, 1,8 miliardi di euro in totale. Siamo purtroppo partiti con due anni di ritardo sul Programma, ma ora la spinta c’è ed è molto forte”.

“Nelle prossime settimane – ha sottolineato il consigliere delegato del presidente, Franco Alfieripresentiamo anche i decreti per la sottomisura 4.2.1 dedicata alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti delle aziende agricole. Lavoriamo affinché l’agricoltura campana possa essere più moderna e in grado di attrarre mercati nazionali e internazionali”.

Per la sottomisura 4.2.1 – il cui bando è pari a 45 milioni di euro - sono pervenute 76 domande, per un contributo richiesto di circa 60 milioni, e sono in fase istruttoria. Per fine settembre si approverà graduatoria e si procederà con i decreti di ammissione.

Attualmente a fronte di 46 bandi emanati, ben 23 scadono tra metà settembre a fine ottobre 2017. E l’amministrazione regionale campana si propone tre obiettivi fondamentali per centrare l’obiettivo di spesa.
 

Monitoraggio e procedure snelle

La prima mossa sarà quello di monitorare l’attuazione degli investimenti con una task force per garantire l'avanzamento della spesa, che ad oggi risulta essere pari a 98,2 milioni di euro (Fonte: Agea, 30 giugno 2017) a fronte di una previsione di Regione Campania al 31 dicembre 2018 di 440 milioni.  L'obiettivo è garantire il target minimo previsto per quella data con procedure più snelle: ulteriori 235 milioni, ben al di sopra della soglia sotto la quale scatta il disimpegno automatico dei fondi europei: i 214,5 milioni di euro stimati da Agea sulla base dell'avanzamento di spesa al 30 giugno 2017.

Inoltre, per snellire le procedure, da ottobre in poi i bandi per gli investimenti strutturali dovrebbero essere chiusi e subito dopo riaperti secondo una procedura simile a quella a sportello.
“In questo quadro Confagricoltura Campania ha chiesto al consigliere delegato Alfieri l’inserimento di una norma di salvaguardia che consenta a Regione Campania di riconoscere, ai fini della spesa ammissibile a finanziamento del Psr, gli eventuali investimenti effettuati dall’impresa agricola nell’intervallo di tempo tra la chiusura e la riapertura dei bandi delle misure strutturali" ha detto Rosario Rago, presidente di Confagricoltura Campania, a margine dell’incontro.
 

Una bilaterale Regione Campania-Agea

La seconda mossa sarà quello di attivare una bilaterale tra Agea e Regione Campania, come per altro già fatto da altre regioni, per affrontare le tante criticità registrate sull’uso del Sian e le lungaggini nei tempi di liquidazione delle misure a superficie.
 

I giovani spendono più velocemente

Terza mossa strategica poi sarà la pubblicazione del “Progetto integrato giovani”. La presentazione della domanda di sostegno sarà unica per entrambe le tipologie 6.1.1premio ai giovani primo insediati - e 4.1.2, che invece finanzia “Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l’inserimento di giovani agricoltori qualificati “.
Il premio sarà quindi strettamente connesso alla realizzazione di un piano di investimenti che adegui la giovane azienda alle condizioni di competitività. Pertanto al giovane che aderisce e che è riconosciuto ammissibile al finanziamento riceve un premio di insediamenti di 45mila o 50mila euro a seconda delle macroaree di insediamento ed il contributo per gli investimenti che intende effettuare. L'idea è che con il Pacchetto giovani si possano mobilitare forze fresche, in grado di attivare più velocemente gli investimenti in prossimità della scadenza del 31 dicembre 2018.