Interventi immediati sull’emergenza e azioni di più ampio respiro per il medio periodo. È il bilancio dell’incontro che, in un clima di confronto, ha animato i lavori del Tavolo di crisi del settore agricolo convocato venerdì 28 luglio 2017 nel palazzo di viale Trento a Cagliari alla presidenza della Regione Sardegna, presenti le associazioni di categoria agricola e il mondo della cooperazione. Al tavolo il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori all'Agricoltura, Pier Luigi Caria, della Programmazione e bilancio, Raffaele Paci, e i presidenti della Commissione bilancio del Consiglio regionale, Franco Sabatini, e delle Attività produttive, Luigi Lotto.

Le misure proposte per l’immediato sono nel complesso già note o legate ad interventi nazionali ancora in corso di approvazione. In ottobre in Sardegna saranno convocati gli Stati generali dell’Agricoltura, per poter definire una programmazione di più lungo periodo, volta ad affrontare sia le crisi di prezzo delle materie prime agricole (latte ovino e grano duro) che il ripetersi degli eventi meteo avversi. E con la possibilità di affrontare una rimodulazione dei fondi del Programma di sviluppo rurale.

Durante l'incontro, il governo regionale ha ricordato inoltre, gli interventi già predisposti su Roma per sbloccare i pagamenti agricoli arretrati e rendere la Sardegna parte del processo di anticipazione dei premi della Politica agricola comune e del Piano di sviluppo rurale, voluto dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, proprio nel quadro delle azioni per lenire i danni dovuti alla siccità di questa estate.

Coldiretti Sardegna ha apprezzato lo sforzo e le iniziative messe in campo per il sostegno del comparto agricolo da parte della Regione. “Per la prima volta in tre anni – si legge in una nota - finalmente si dà centralità all'agricoltura e si mettono in atto azione concrete. Nonostante questo importante impegno Coldiretti Sardegna, vista la gravità della crisi che sta attanagliando l'agricoltura sarda, chiede alla Regione un ulteriore sforzo economico portando almeno a 20 milioni i fondi da destinare ai pastori con il de minimis”.
 

Le misure messe in Campo dal Governo regionale sardo

 

Siccità

In particolare, è stata ribadita la possibilità di estendere i benefici del Fondo di solidarietà alle imprese agricole colpite da neve, gelo e siccità anche per quanto riguarda i contributi volti a ripagare le perdite sulle coltivazioni non assicurate, ma assicurabili con polizze incentivate. Si tratta di un provvedimento approvato il 26 agosto al Senato, sotto forma di emendamento al decreto per lo Sviluppo del Mezzogiorno, e che – salvo sorprese – dovrebbe essere approvato in via definitiva alla Camera dei deputati nella prima settimana di agosto, e che include in via straordinaria tutte le regioni meridionali che abbiano per questi motivi dichiarato lo stato di calamità nel 2017.

Negli ultimi mesi sono stati stanziati per il piano acque in Sardegna circa 200 milioni di euro, più altri 20 milioni per la programmazione territoriale: interventi su Abbanoa, il gestore unico del Servizio idrico integrato dell’Autorità d’ambito della Sardegna, il piano di manutenzione straordinaria con l’aumento della portata per le dighe, efficientamento delle reti irrigue attraverso i Consorzi di bonifica e irrigazione e pagamento a Enas, l’Ente acque della Sardegna, dei costi energetici sostenuti dai Consorzi stessi. Sul tema delle risorse idriche si aprirà un tavolo specifico allargato a tutti gli attori del comparto.

L'assessore della Programmazione e del bilancio Raffaele Paci ha sottolineato: "Dobbiamo rafforzare gli interventi sulle reti irrigue, ma lo dico chiaramente: se continuiamo a utilizzare l’acqua a pioggia nei campi nessun intervento servirà, l’acqua va usata a goccia e pagata a consumo”.
 

Risorse Pacchetto latte ovino

I 12 milioni di euro stanziati direttamente ai pastori saranno integrati da altri 3 milioni recuperati da fondi interni dell’assessorato dell’Agricoltura. Il sostegno a capo di bestiame sarà quindi di circa 5 euro. L’integrazione sarà discussa domani in Commissione bilancio e poi passerà subito al voto del Consiglio regionale. Ci sono inoltre altri 2 milioni destinati a un bando per l’acquisto di pecorini Dop da destinare agli indigenti. Sempre per gli indigenti ci sono 4,1 milioni di risorse nazionali.

Il governo nazionale ha poi stanziato 3,5milioni per l’accompagno delle pecore a fine carriera, con una dotazione di circa 30 euro a capo. L’intervento si inserisce nel programma sulla zootecnia che punta al miglioramento e alla valorizzazione produttiva delle greggi.
 

Risorse per la cerealicoltura

Sempre da un’azione di recupero di fondi portata avanti dalle strutture dell’assessorato dell’Agricoltura, per chi aderisce a progetti di filiera nel comparto cerealicolo sono state destinate nuove risorse: 1,4milioni andranno alla coltivazione del grano duro, mentre 500mila euro sono dedicati a valorizzare i cereali minori e i grani antichi.
 

Sostegno al credito

L’assessore al Bilancio Caria ha ricordato gli strumenti già varati per il sostegno al credito agricolo: fondi di garanzia, prestito di campagna, fondo di garanzia fidi e aiuti in conto interessi, il pegno rotativo con i primi accordi già partiti e il pecorino bond. E ha affermato: “siamo disponibili a ragionare sulla possibilità di introdurre altri strumenti".

"Ma per superare davvero queste criticità legate al crollo dei prezzi per i produttori primari, che ciclicamente piombano sui diversi settori del comparto agricolo - ha concluso il presidente Francesco Pigliaru -, servono gli interventi strutturali per il medio periodo e su questi vogliamo puntare”.
 

Interventi nel medio periodo

I lavori di venerdì si sono concentrati inoltre sugli impegni da mettere in campo nel medio periodo. “A ottobre si terranno gli Stati generali sull’agricoltura in Sardegna, dove si farà un bilancio delle risorse spese per il mondo delle campagne e su dove spostare fondi migliorando i risultati. Un summit dall’alto valore simbolico e programmatico – ha osservato l’assessore all’Agricoltura Caria – che permetterà a tutti i portatori di interesse di ragionare su un’agricoltura nuova, moderna e soprattutto produttiva. Una rivoluzione che punterà, per quanto permesso dalle normative dell’Ue, di rimodulare risorse importanti del Programma di sviluppo rurale puntando non solo sulle integrazioni al reddito e il sostegno, ma sugli investimenti per le aziende”.