L'occasione è stata utile per fare il punto sull'attuazione Piano di sviluppo rurale 2014-2020, per ricordare quanto fatto per la Xylella fastidiosa e non solo. E su tutto pende sempre il problema dei ritardi nei pagamenti da parte di Agea.
"Al momento del nostro insediamento - ha spiegato Di Gioia - abbiamo dovuto rifare quasi tutto daccapo. Erano scadute le posizioni dirigenziali del Psr che era stato in gran parte raggiunto dalle osservazioni di Bruxelles, abbiamo ereditato la situazione bloccata per i Consorzi di bonifica indebitati, ci siamo trovati davanti l'emergenza Xylella. Insomma abbiamo dovuto riorganizzare il sistema nel suo complesso, rimettendolo in piedi davanti a problemi ultraventennali".
"Eppure - ha sottolineato Di Gioia - la Puglia agricola cresce, con nel 2016 un +0,6 di imprese agricole e un +0,7 di imprese agroalimentari. E un +10% di imprese agricole giovanili. In Puglia l'agricoltura vale il 4% del Pil, contro una media del 2% nazionale e conta per il 10% dell'export regionale. Quella pugliese dunque è un'agricoltura forte, giovane, vitale, innovativa, che esporta e che rispetta l'ambiente".
Sul Psr Di Gioia ha affermato: "Non è fermo: finora sono stati pagati oltre 91 milioni di euro, ovvero circa il 5% di quanto previsto in totale: siamo in linea con le altre regioni italiane di pari dimensioni e di pari finanziamento. Non ci sarà alcun problema di disimpegno delle risorse, sono sereno per il nostro lavoro che per i numeri è migliore anche di quello del ministero".
"Il Psr non è fermo: lo dicono gli indicatori fisici di risultato. E stiamo continuando a programmare per tutte le annualità. Sulle questioni principali inoltre il partenariato è stato riunito undici volte in un anno. Gli uffici poi hanno lavorato sulle richieste di modifica del Psr provenienti dalle associazioni. Sono state sbloccate le misure 10 (Pagamenti agro-climatico ambientali) e 11 (Biologico), con una particolare attenzione per il biologico" sottolinea Di Gioia.
Inoltre, sul primo insediamento dei giovani, Emiliano ha ricordato come parte dei ritardi della regione saranno recuperati molto presto grazie al nuovo sistema informatico di selezione delle domande.
Per i Gruppi di azione locale sono state ridotte a 23 le strutture, con un iter di concertazione ed entro un mese saranno chiuse tutte le procedure.
"Sulla misura 11 (azioni per l'agricoltura biologica) i problemi di pagamento sono da attribuirsi ad alcuni problemi dell'Agea. Ma sono le cose fatte in due anni che vanno comunque ricordate e che ci rendono orgogliosi: penso al riordino dei Consorzi di Bonifica, ai 160mila ettari controllati per la Xylella, i Consorzi di difesa" ha concluso Di Gioia.
"Eravamo partiti - ha ricordato invece Emiliano - da un punto in cui la Conferenza delle regioni voleva toglierci il coordinamento degli assessorati regionali italiani per darlo a una regione del Nord, vista la gestione non positiva. Nonostante questo, non abbiamo mai fatto polemiche con i nostri predecessori, ci siamo resi credibili, ci abbiamo messo la faccia e abbiamo deciso di operare un deciso cambio di passo per il settore".
Il nuovo corso dell'assessorato all'Agricoltura, secondo Emiliano "è stato avvertito fino a Bruxelles che non ha aperto alcuna procedura di infrazione nei nostri confronti, come era stato paventato. Ci siamo difesi ascoltando tutti, costruendo una comunità anche tra gli scienziati che studiano la lotta alla Xylella. Facendo il nostro dovere abbiamo approvato la riforma dei Consorzi di bonifica e abbiamo rispettato quanto prescritto dalla Ue per la Xylella".
Emiliano rivendica infine di essere riuscito a scardinare "vecchie prassi, riconoscendo l'autorità di tutti i cittadini del mondo agricolo, utilizzando la partecipazione e difendendo la dignità di tutti. Anche se restiamo sotto pressione".