Una vetrina d'eccezione interamente dedicata alla promozione di soluzioni e talenti, tecnologicamente all'avanguardia, provenienti da tutto il mondo in cui la scuola ha avuto a disposizione uno spazio espositivo per illustrare il progetto innovativo Lab smart rurality. Condiviso da una rete di circa sessanta soggetti giuridici pubblici e privati in una comune pianificazione, il progetto ha ottenuto il primo posto tra i quelli finanziati in Sardegna e un eccellente posizione tra i 58 progetti finanziati in Italia.
Studenti dell'Istituto Pellegrini a Seeds&Chips
(Fonte foto: © Mauro Solinas)
Nato con lo scopo di offrire un punto di riferimento per la didattica innovativa nel campo delle ultime tecnologie applicate al mondo rurale e agricolo, il progetto Lab smart rurality è un laboratorio diffuso sul territorio ma integrato dall'utilizzo delle attuali tecnologie di informazione e telecomunicazione grazie ad una piattaforma web di e-learning.Il laboratorio ha preso il via dall'incontro di una pluralità di attori che operano sul territorio e che vedono nel Lab smart rurality un punto di convergenza per la formazione delle nuove generazioni, per l'inclusione sociale e la promozione di nuove forme di welfare.
Capofila dell'iniziativa è l'Istituto di istruzione superiore Pellegrini di Sassari in collaborazione con la Fondazione Istituto tecnico superiore filiera agro-alimentare della Sardegna, Iis E. Fermi di Ozieri, l'Iis G. Marconi di Sassari e gli Istituti comprensivi di Perfugas, Ozieri, Ittiri, Thiesi e Badesi.
L'obiettivo è quello di creare competenze moderne nel campo dell'agroalimentare, spaziando dal marketing all'agricoltura di precisione, dall'agricoltura sociale ai processi di trasformazione di alta qualità.
Il settore agroalimentare sta infatti vivendo un momento di forte espansione e le tecnologie Ict rappresentano un cambio di paradigma importante su cui si sta innestando un forte interesse sia economico che culturale verso le innovazioni: c'è grande attenzione sulla qualità dei prodotti, tracciabilità, identità culturale, filiera corta e nuove forme di marketing basate sulla comunicazione interattiva.
A fronte di questo scenario, l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche è invece in forte ritardo, specialmente per la difficoltà strutturale a fornire un pacchetto di competenze teorico-pratiche che sappiano spaziare trasversalmente tra settori scientifici e disciplinari tradizionalmente separati dalle categorie della didattica. Il mercato del lavoro in questione ha bisogno di figure che contemporaneamente sappiano destreggiarsi tra agraria, tecnologie Ict, capacità manageriali e di marketing e di gestione dell'innovazione in senso ampio.
L'esperienza didattica si avvantaggerà quindi di un luogo di sperimentazione pratico dove attraverso l'Ict si potranno monitorare, per esempio, le esigenze di un terreno, la sua irrigazione, la sua relazione con le previsioni meteo e anche misurare il dispendio energetico necessario per l'irrigazione. Il tutto seguendo il concetto di "Internet delle risorse" dove le risorse naturali quali il sole, l'acqua e la terra, si potranno considerare connesse "in rete" e quindi monitorate in maniera opportuna.
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Fonte: IIS N. Pellegrini - Sassari