"Crescono sempre di più i bisogni e le necessità dell'ortofrutta - ha sottolineato aprendo i lavori Roberto Della Casa, direttore di Agroter - l'evoluzione dell'ortofrutta è continua e a ritmo veloce, tanto che c'è sempre più bisogno di un'immagine migliore per i prodotti ortofrutticoli e della loro disposizione all'interno dei punti vendita.
A questo si aggiunge poi la crescita della domanda di prodotti naturali da parte degli italiani, per questo frutta e verdura di qualità prodotti a base naturale saranno sempre più richiesti. C'è una forte crescita di prodotti a base vegetale, è necessario intercettare questi stimoli del mercato per cogliere importanti opportunità di redditività".
"La nostra attenzione e i nostri progetti si sono focalizzati su una soluzione innovativa per la coltivazione dei microgreens direttamente sul punto vendita - ha poi spiegato Stefano Pistis, product manager di Cefla - si tratta di un sistema totalmente internalizzato, multilivello e idroponico, con un'illuminazione a led spettrale, fondamentale per la crescita delle piantine".
"Si tratta di plantule edibili con importanti proprietà nutraceutiche, punto di forza fondamentale di questo prodotto - ha poi commentato Mattia Corsi, ricercatore del dipartimento di Scienze agrarie dell'Università di Bologna - i microgreens stanno registrando una gran perfomance di crescita, perchè è naturale, fresco ed è facile da consumare".
"Ci sono settori che stanno decrescendo, mentre il reparto ortofrutticolo sicuramente presenta un'espansione consistente - ha ricordato Simone Zerbinati, direttore generale dell'azienda omonima - per far crescere i consumi di ortofrutta è necessario accrescere gli spazi. Altri prodotti hanno spazi maggiori, per questo è necessario che questo settore aumenti il proprio posizionamento. Il pack è un'immagine fondamentale per i prodotti e rappresenta un vero e proprio valore aggiunto".
Nella crescita dell'ortofrutta buona parte del successo è dovuto anche allo stato di grazia del biologico, rappresentato al convegno da Paolo Pari, direttore di Almaverde bio. "L'obiettivo è continuare a dare importanti garanzie al consumatore. Le soluzioni innovative per il retail sono comunque comuni sia per prodotti biologici sia per prodotti dell'agricoltura convenzionale. Dobbiamo uscire però dal vincolo del prodotto confenzionato, è necessario offrire qualcosa di più".
Luca Del Toso, responsabile marketing di Spreafico, ha poi fatto il punto relativamente alla frutta esotica. "Registriamo buone performance sia in valore che in volume per i consumi di frutta esotica, rispettivamente con un +15% e +10%. Attualmente questi dati, relativi agli acquisti in Gdo, valgono 49 milioni di euro, ma le prospettive sono molto buone.
Anche su questo segmento dell'offerta di ortofrutta c'è stata grande innovazione nelle soluzioni retail, passando da una disaggregazione in aree diverse del reparto a un'unica area, una vera e propria isola".
A parlare anche il mondo della Gdo, attraverso le parole di Alberto Ancarani, responsabile IV e V gamma, biologico e import di Coop Italia. "Dobbiamo innanzitutto analizzare gli spazi attuali e capire chi, all'interno di questo settore, accresce il valore dell'ortofrutta. Abbiamo registrato che, per esempio, la vicinanza ai prodotti biologici dell'ortofrutta, fa accrescere le vendite del prodotto posizionato. Questo è il risultato di un test su prodotti secchi, avvicinati al biologico, che hanno accresciuto il proprio giro d'affari del 70%. Questo significa che dobbiamo andare a intercettare i nuovi bisogni".