Tremila chilometri, oltre trenta relatori, tre ricerche: questi i numeri dell'AgroInnovation Tour iniziato il primo aprile 2016 ad Agriumbria, che dopo un anno ritorna a Bastia Umbra dopo la tappa faentina che ha inaugurato l'edizione 2017.

Il tour proseguirà poi in Emilia-Romagna: il 10 maggio l'approccio innovativo che caratterizza il tour vedrà la sua espressione divulgativa nel convegno "AgriCultura digitale: idee giovani per il Made in Italy", in programma il 10 maggio dalle 15.00 alle 17.00 in Sala Ravezzi 1, nell'ambito di Macfrut. Le tante sfaccettature e potenzialità del digitale verranno esaminate attraverso il punto di vista "fresco" dei giovani imprenditori agricoli (Agia-Cia, Anga-Confagricoltura, Coldiretti Giovani Impresa) e i risultati concreti di realtà strutturate e forti nell'ambito della comunicazione, oltre all'esperienza sul campo e sul web di startup del settore agtech e foodtech.
 

Ad Agriumbria 2017, dalla decision farming all'ecommerce agroalimentare

Intelligenza artificiale, nuovi modelli di consumo, video, neuromarketing, crowdfunding, personalizzazione: tante le parole chiave del digitale applicato all'agricoltura che sono illustrate nella relazione di Cristiano Spadoni, disponibile per il download, presentata davanti alla platea di produttori, tecnici, studenti intervenuti al convegno "L'agricoltura dal campo alla rete web".
 



Il digitale pervade l'attività agricola dal seme al piatto. Nuove opportunità per una gestione più efficace della produzione e della comunicazione del prodotto derivano sia dall'innovazione tecnologica che riguarda mezzi e strumenti impiegati in campo, sia dalle rinnovate forme (e piattaforme) di distribuzione.
E scrivere "decision farming" non è una svista: la precision farming contribuirà sempre di più all'efficienza delle aziende agricole se i dati raccolti potranno essere elaborati e disponibili per il produttore, il consulente ed il contoterzista per prendere accurate decisioni in merito alle strategie da adottare per la difesa, la nutrizione, l'irrigazione...

"Il 20,4% degli imprenditori agricoli intervistati nell'ambito della ricerca Image Line - Nomisma su Internet e Agricoltura possiede un proprio sito internet. Di questi, il 26,5% consente di effettuare ordini online, mentre il 48,5% permette l'accesso a cataloghi prodotti o listini prezzi" ha ricordato Cristiano Spadoni, Responsabile marketing e comunicazione di Image Line. "E se l'80,8% dichiara di informarsi online prima di acquistare un prodotto/servizio (infocommerce, ndr), appare chiaro come gli strumenti digitali dell'agricoltura rappresentino un'opportunità irrinunciabile in termini di informazione, trasparenza e competitività del prodotto".
Parlando di e-commerce, va ricordato come "E" non stia solo per "elettronico" ma anche per "everywhere" (dappertutto). Nuovi sono i punti di contatto con il consumatore, in un ecosistema come quello digitale, in continua mutazione; nuove anche le modalità di distribuzione, come testimoniano i trend di sviluppo delle startup che si occupano di food delivery; elevati sono i tassi di crescita dell'ecommerce nel settore agroalimentare, secondo i dati dell'indagine Monitor Ortofrutta di Agroter e del consorzio per il commercio elettronico Netcomm. Fra i casi di social commerce è stato citato il Vinix Grassroots Market. Un'ottima presentazione dei concetti alla base del Social commerce sono disponibile nell'omonimo volume di Gianluca Diegoli.
 

 

  

Rintracciabilità e mobile in primo piano

I consumatori risultano sempre più attenti alle origini e alle modalità di produzione di ciò che acquistano. E, al riguardo, nuove opportunità per la valorizzazione dei prodotti nascono dalle tecnologie digitali che permettono al cliente di accedere ad informazioni dettagliate circa la provenienza e le tecniche di produzione di ciascun frutto. Ne sono un esempio i QRCode sulle confezioni di pesche e carciofi che, attraverso applicativi digitali come il QdC® - Quaderno di Campagna, consentono di risalire all'appezzamento da cui ha origine il prodotto, conoscerne le caratteristiche e comprenderne il processo produttivo, o appositi strumenti di identificazione univoca dei prodotti come quelli sviluppati da Wenda per il comparto vinicolo.

I device mobili rappresentano per il consumatore uno strumento sempre più importante per reperire informazioni sul prodotto prima di procederne all'acquisto. A sottolinearlo, di recente, l'approfondimento "Think with Google" da cui è emerso come il 69% di coloro che possiedono uno smartphone lo utilizzano in primis per effettuare ricerche in caso di necessità durante l'acquisto di un prodotto. Si comprende, quindi, la straordinaria importanza che rivestono i siti "mobile friendly" anche per le aziende agricole al fine di rispondere alle esigenze del consumatore attraverso mezzi di comunicazione adeguati e veloci.

Per approfondimenti, scarica la relazione dalla pagina www.agroinnovationtour.it/agriumbria-2017/


Prossimo appuntamento con l'agricoltura digitale: Macfrut, 10 maggio 2017, ore 15. Segna in agenda!

Scopri di più nei prossimi giorni, accedendo alla pagina dell'evento su Facebook o segui l'hashtag #agroinnovation17