Il piano triennale di Terremerse è stato presentato a Bagnacavallo (Ra) il 31 marzo scorso. Per liberare la cooperativa dai vincoli che derivano dall’esposizione alle avversità climatiche e alle oscillazioni dei prezzi internazionali, Terremerse ha da tempo avviato un percorso che sta impegnando la cooperativa nello sviluppo dell’attività di vendita di agroforniture anche a clienti e a nuovi territori, non solo a soci dei territori d’insediamento storico, mettendo a segno acquisizioni societarie a Verona, Busseto (Pr), Sansepolcro (Ar), Terni.

Terremerse ha inoltre sottoscritto l’accordo d’integrazione e di specializzazione nel settore dell’ortofrutta con Apofruit e l’accordo d’integrazione del prosciuttificio nel ciclo gestionale di Casa Montorsi; ha costituito la società controllata Borgobuono per la realizzazione di un brand e la gestione commerciale di una gamma di prodotti a base di carne interamente rinnovata per stare al passo con l’evoluzione della domanda dei consumatori; ha chiuso il settore macchine agricole, dimostratosi insostenibile; ha infine convertito a biologico dei frutteti della controllata Terre da Frutta.

Occorre ora puntare a una maggiore redditività per la cooperativa e per i suoi soci. Tra le opportunità da perseguire grazie al piano triennale, vi sono l’attuazione del piano marketing del settore carni, che punta a recuperare nei prossimi tre anni livelli di fatturato e margini; l’ingresso in partecipazione nella gestione della trasformazione del pomodoro, per contribuire a riposizionare il settore recuperando competitività e stabilità; il “tagliando” dell’accordo d’integrazione con Apofruit a completamento del primo anno di rodaggio; lo sviluppo dei servizi a supporto del bio nel comparto grandi colture, orticole e cerealproteiche; l’ulteriore differenziazione qualitativa di gran parte degli stock nel comparto cerealicolo e la prevenzione delle contaminazioni da allergeni.
 
"Il compito che abbiamo assegnato al master plan triennale è quello di compiere un aggiornamento al futuro del profilo identitario di Terremerse, in ragione dei successi ottenuti e delle criticità da doversi ancora superare – spiega Gilberto Minguzzi, amministratore delegato della cooperativa -. Da questo punto di vista l’asse del piano è centrato sul rilancio della leadership che Terremerse si è guadagnata nella produzione integrata".

Marco Casalini, presidente di Terremerse, aggiunge: "La nostra cooperativa proseguirà lungo il percorso che ci vede costantemente e quotidianamente impegnati per essere una realtà al passo con i tempi e capace di proporre utilità e nuove opportunità alle imprese agricole, nel rispetto dell’ambiente e delle persone".
 
Conclude Minguzzi: "Ci proponiamo di affidare la creazione di valore non più soltanto alla produzione correttamente eseguita, ma anche alla comunicazione della qualità dei prodotti al consumatore finale".