Gli agriturismi sono sentinelle del territorio, non possono essere equiparati a ristoranti e alberghi nella tassazione comunale sui rifiuti. Con questo messaggio Coldiretti e l'associazione Terranostra Agriturismo & Ambiente hanno inviato una lettera ai sindaci dei comuni della Campania, a firma rispettivamente del direttore regionale di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda e del presidente di Terranostra Campania, Manuel Lombardi.
 
L'iniziativa nasce dalle osservazioni raccolte durante la campagna di ascolto e di informazione in corso in tutte le province per favorire la distintività dell'agriturismo quale attività di grande valore della multifunzionalità agricola, come previsto dal Decreto legislativo 228/2001. Una funzione delle imprese agricole che si lega al cibo di qualità e alla difesa del territorio. Peculiarità distintive che fanno appunto dell'agriturismo una sentinella ambientale e un luogo di accoglienza nel territorio rurale.
 
Gli agriturismi producono rifiuti e pertanto rientrano nel presupposto per l'applicazione del tributo che è il possesso, l'occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo e anche di fatto, di locali o di aree scoperte a qualunque uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati. L'articolo 3, terzo comma, della legge nazionale n. 96/2006 sulla disciplina degli agriturismi e l'articolo 3, terzo comma, della legge regionale della Campania sugli agriturismi 15/2008 prevedono che "i locali utilizzati ad uso agrituristico sono assimilati ad ogni effetto alle abitazioni rurali".
 
Invece, molto spesso i regolamenti comunali per l'applicazione della Tari assimilano per analogia l'agriturismo agli alberghi e ai ristoranti, senza prevedere riduzioni in virtù delle limitazioni operative imposte dalle norme regionali (giorni di attività, posti a sedere, posti letto, ecc), dall'obbligo di utilizzare materia prima aziendale (60%) con conseguente riduzione della produzione di rifiuti con particolare riferimento a confezioni e imballaggi, dal ridotto conferimento del rifiuto umido a causa del suo ampio riutilizzo aziendale (tramite compostaggio e similari), dagli inferiori livelli di prestazioni (maggiore distanza dai cassonetti, frequenza più bassa del ritiro).
 
Al fine di promuovere e sostenere gli agriturismi riconoscendo agli stessi un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio rurale, Coldiretti e Terranostra invitano le amministrazioni comunali a individuare per le attività agrituristiche che svolgono attività sul fondo agricolo tariffe agevolate – a patto che rispettino i vincoli dettati dalla legge regionale 15/2008 e dal regolamento attuativo - tenuto conto delle peculiarità di questa attività e in ogni caso di non equiparare l'attività agrituristica alla ristorazione tradizionale.
 
In particolare Coldiretti e Terranostra invitano le amministrazioni comunali a riconoscere per le utenze non domestiche che esercitano l'attività agrituristica una riduzione della tariffa con i seguenti criteri: percentuale sulla quota fissa della tariffa commisurata ai giorni di apertura previsti dal "piano agrituristico", quota variabile calcolata sulla base degli effettivi conferimenti registrati.