“Principalmente negli Stati Uniti e in Francia le grandi catene di distribuzione stanno dedicando sempre più spazio all’ortofrutta – ha sottolineato Roberto Della Casa, direttore di Agroter – In questo modo vengono creati ambienti emozionali che attraggono sempre di più l’attenzione del consumatore e portano così a una crescita delle vendita. I numeri gli danno ragione, in questi paesi gli acquisti sono aumentati”.
New Retail Solution
(Fonte immagine: © Lorenzo Pelliconi - AgroNotizie)
“Oggi il profilo del consumatore è cambiato molto – ha ricordato Daniela Ostidich, presidente di Marketing&Trade – Innanzitutto si vuole accedere a sempre più informazioni, oltre alla ricerca di un legame con il territorio all’interno del punto vendita stesso. Saranno sempre più importanti quei punti vendita che rivestiranno anche funzioni educative, tramite piattaforme in grado di interagire con i clienti stessi. Se il consumatore percepisce un maggiore valore sotto il profilo qualitativo, allora può crescere anche il consumo di frutta e verdura”.
Marco D’Amico ha portato al convegno l’esperienza di un’azienda del settore distributivo, la Dimar. “In precedenza avevamo nei nostri punti vendita dei reparti omologati, poco emozionali e senza particolari dettagli comunicativi per i consumatori. Abbiamo però svoltato questa situazione, puntando sull’identificazione dei prodotti, e abbiamo totalmente cambiato l’esposizione di frutta e verdura. Tutto ciò ha portato ottimi risultati sotto il profilo delle performance, conseguente a un maggior apprezzamento da parte dei clienti”.
Lo Smart Shelving System proposta da Cefla
(Fonte immagine: © Lorenzo Pelliconi - AgroNotizie)
“Per noi è stato un grande piacere allestire con le nostre soluzioni il negozio di ortofrutta del futuro qui al Macfrut – ha poi detto Andrea Ventura, dell’azienda imolese Cefla – Presentiamo lo Smart Shelving System come nuova soluzione per il reparto ortofrutticolo, dotato di un display alimentabile elettricamente, oltre che da un efficiente sistema di comunicazione. Il consumatore può interagire con lo smartphone nell’area in cui si localizza, in questo modo il display interagisce con il cliente, e gli arredi diventano così interattivi”.