Il coordinamento di Agrinsieme Campania, rappresentato dal coordinatore Alfonso Di Massa, commenta oggi, 14 settembre 2016, con una nota diffusa alla stampa, il decreto n.46 del 12 settembre 2016 della direzione generale delle Politiche agricole della Regione Campania, ancora in corso di pubblicazione sul Bollettino ufficiale.

Con il citato decreto si finanziano con oltre 70 milioni di euro i bandi del Psr della Campania 2014-2020 che attuano le tipologie d'intervento sugli investimenti nelle aziende agricole, il ristoro dei danni da calamità naturale e quelli inerenti il premio per il primo insediamento dei giovani e l'incentivazione delle successioni nella guida delle imprese agricole. 

Agrinsieme vede l'atto come un "primo segnale", plaude dell'iniziativa del direttore generale Filippo Diasco, e chiede di intervenire sui tempi di gestione delle misure.
Ma chiede anche il lancio di altri bandi, quelli riguardanti tutta la filiera agroalimentare come, ad esempio, la misura 16, restando a disposizione per le necessarie modifiche al Psr Campania che sono state richieste dalla Commissione Ue.

"Le imprese possono finalmente tirare un primo sospiro di sollievo. Abbiamo lavorato molto con gli uffici regionali preposti per far sì che si giungesse all'apertura dei bandi. L'impegno del governatore della Regione Vincenzo De Luca, nonché del consigliere delegato all'Agricoltura Franco Alfieri e del direttore generale Filippo Diasco è stato effettivo" afferma Di Massa, che poi aggiunge: "Riteniamo che questo sia un primo segnale importante, al quale possa seguire la celere pubblicazione degli altri bandi ed in particolare quello delle misure riguardanti lo sviluppo dell'intera filiera dell'agroalimentare campano".

"Riteniamo, inoltre, importante la scelta della Regione di intervenire a sostegno di quei giovani che hanno già avviato imprese rivedendo però i tempi di insediamento troppo brevi data la lunga pausa" sostiene il coordinatore di Agrinsieme Campania.

"Massima importanza poi ha l'avvio della revisione del Piano di sviluppo rurale, nei termini imposti dall'Unione europea" segnala Di Massa. "Ribadiamo la nostra piena disponibilità a collaborare per la creazione di un tavolo permanente di concertazione all'interno del quale vagliare con le istituzioni e le altre parti sociali le modifiche da apportare.
Siamo certi che la Regione intende procedere collaborando e dialogando per migliorare la struttura e l'impianto del piano".