Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano il 25 maggio 2016 è intervenuto a Bari al termine del dibattito sulla stagione irrigua dei Consorzi di bonifica.
Dibattito che ha visto l’approvazione con una sola astensione del disegno di legge che, stralciando due milioni di euro sul bilancio della Regione, permette di irrigare le campagne pugliesi per la stagione 2016.

Tale somma fa parte degli otto milioni e mezzo già stanziati a beneficio dei Consorzi di bonifica con la Legge di bilancio della Regione Puglia, ma attualmente congelati in attesa della riforma della Legge regionale sulla bonifica e l'irrigazione n.4 del 2012.
Il presidente ha così strigliato il Consiglio, invitando l’assemblea regionale pugliese ad approvare in tempi rapidi l’ormai non rinviabile riforma degli enti di bonifica e irrigazione.

"Parliamo di una catastrofe gestionale che dura da una ventina d’anni" ha esordito Emiliano in apertura.
"E' evidente che sono arrivato adesso e mi hanno consegnato il problema. Abbiamo detto che questa storia si risolve - punto e basta - come si risolvono i buchi di bilancio, come si risolvono le circostanze in cui un ente deve esistere e non ha le entrate, cioè procurandosi le entrate".

In Puglia sono ben quattro i consorzi commissariati (Terre d’Apulia, Stornara e Tara, Arneo, Ugento-Li Foggi) e da soli hanno accumulato debiti per 233 milioni di euro negli ultimi dieci anni.

"Questa situazione - ha proseguito Emiliano - è una vicenda talmente grave che, se non gestita, manderà in default la Regione Puglia".
Emiliano, rivolgendosi ai consiglieri delle opposizioni ha inoltre sottolineato: "Io non mi occuperò l’anno prossimo dei Consorzi di bonifica nel modo in cui ce ne stiamo occupando adesso, perché ci dobbiamo caricare del problema di risolvere e mandare a regime questa situazione".

Emiliano, riferendosi alla riforma della legge che in Puglia regolamenta gli enti di bonifica ha poi auspicato: "Mi auguro che il Consiglio non scelga né la strada di proseguire nell’inefficienza né quella di denunciare l’inefficienza, ma tenti, nei limiti umani, di risolvere i problemi. La questione dei Consorzi di bonifica è proprio una cartina di tornasole: o ci riusciamo o ci riusciamo, e non sarà merito mio se ci riusciremo. Ve lo dico da adesso. Sarà merito di tutti noi e sarà merito di quelli che stanno lavorando".

"E' inutile dire - ha concluso - che la questione dei consorzi è una questione sulla quale a breve vi porteremo quanto ci eravamo impegnati a fare, nella certezza che il Consiglio nella sua saggezza provvederà in termini rapidi alla definizione del nuovo ordinamento".