Mentre sulla piazza di Foggia il prezzo del grano duro continua a calare, il Corpo forestale dello Stato entra in azione nel porto di Bari per ispezionare i carichi delle navi che sbarcano grano estero nello scalo italiano. E i forestali sono a caccia di micotossine e metalli pesanti, dopo le pesanti e pubbliche denunce di Coldiretti Puglia sulla possibile importazione da parte dell’industria molitoria nazionale di prodotto non tracciato e non sicuro per il consumo umano. L’attività ispettiva del Corpo forestale di oggi fa seguito ad analoghe iniziative di carattere investigativo già svolte negli ultimi mesi e su delega delle Procure della Repubblica di Bari e Trani.

A Foggia oggi la Camera di Commercio ha reso noto con il Bollettino della borsa merci l’andamento dei prezzi dei grani duri all’ingrosso. Il frumento duro fino, con proteine minime al 12%, franco partenza luogo di stoccaggio, si è portato nei suoi valori massimi dai 263 euro/tonnellata della scorsa settimana ai 255 euro di oggi. E proprio oggi il grano duro fino sulla piazza di Foggia perde 100 euro la tonnellata rispetto alle quotazioni del 25 febbraio 2015, quando il prezzo massimo ed il minimo coincisero sul valore di 355 euro/tonnellata.

Quasi contemporaneamente, il personale del Corpo forestale dello Stato è stato impegnato nei controlli su tir e container carichi di grano proveniente da Panama, Regno Unito e Canada, arrivati in Italia negli ultimi giorni e in uscita dal Porto di Bari.

“Dopo i controlli documentali la forestale sta effettuando una prima analisi delle micotossine che potrebbero trovarsi nei carichi, attraverso un kit innovativo all’interno della postazione del Comando Stazione Mobile allestito per l’occasione – è scritto in una nota stampa del Cfs, dove si sottolinea - si sta verificando la possibile presenza di tossine e altri patogeni causati dal trasporto in stiva del grano destinato al consumo umano”.

Inoltre, i prelievi effettuati oggi dal Cfs daranno vita ad “Un’analisi più approfondita per accertare la reale qualità del grano e la presenza di metalli pesanti che sarà poi effettuata nei laboratori pugliesi", come aggiunge la nota del Corpo. I kit in uso alla forestale permettono saggi qualitativi e un semplice e veloce metodo di analisi. Obbiettivo dei controlli è accertare anche la qualità del grano straniero impiegato nella produzione di pasta e pane.