Per la prima volta nella sua storia, il premio annuale, tributato dal Gruppo del Gusto dell’Associazione stampa estera alle eccellenze del made in Italy agricolo e gastronomico, viene attribuito per la seconda volta consecutiva allo stesso vincitore.
Infatti il Crea, ente italiano di ricerca agroalimentare, dopo aver vinto lo scorso anno il premio come migliore istituzione agricola nazionale, si è aggiudicato con Mauro Serafini, ricercatore del Crea Alimenti e nutrizione, quello per la migliore divulgazione.

La ricerca scientifica è sempre più globaleha sottolineato il commissario Crea Salvatore Parlato –.Non solo in termini di tematiche, finanziamenti, collaborazioni, scambi e condivisione di informazioni e di scienziati, ma anche a livello di comunicazione e di sensibilità culturale. Mi rende particolarmente fiero il fatto che un ricercatore del Crea sia stato scelto come miglior divulgatore da una platea internazionale e qualificata come i giornalisti esteri, in quanto dimostra, ancora una volta, che la conoscenza non efficacemente trasferita e condivisa è come se non ci fosse”.

Mauro Serafini, il ricercatore premiato, non è nuovo ai riconoscimenti internazionali: nel 2014 è stato tra i pochi italiani a rientrare nella classifica internazionale delle beautiful minds – ossia “le migliori e più brillanti menti scientifiche del nostro tempo”.  Laureato in biologia, con un dottorato in fisiopatologia sperimentale, lavora presso Crea Alimenti e nutrizione, dove studia le interazioni tra alimenti e salute ed è responsabile del laboratorio “Alimenti funzionali e prevenzione stress metabolico”, teso a svelare i meccanismi di difesa dell’organismo nei confronti di stress ossidativi e infiammatori, ad identificare ingredienti e alimenti funzionali di origine vegetale da utilizzare come sorgente naturale di molecole bio-attive per strategie nutrizionali di prevenzione dello stress metabolico. Ha da poco pubblicato il libro divulgativo Mangiare per prevenire. L’immunonutrizione a tavola.

Questo premio - ha affermato Serafini, dal Giappone dove si trova per motivi di lavoro - è per me motivo di orgoglio e di stimolo a continuare nella mia recente attività di divulgazione scientifica in nutrizione. L'uomo della strada è confuso, non sa cosa e come mangiare, circolano troppe informazioni basate sul nulla o peggio ancora sulle opinioni personali del nutrizionista di turno. E’ nostro dovere di ricercatori ha concluso - comunicare in modo semplice e chiaro, fornendo indicazioni solide basate su evidenze scientifiche e dati sperimentali riferiti all'uomo, per valorizzare le proprietà funzionali del cibo".