Domani, giovedì 15 ottobre, ore 17, nella sala del Cubiculum Artistarum dell’Archiginnasio di Bologna si terrà l’incontro ”Le nuove frontiere dell’impiego di bioagrofarmaci e biofertilizzanti”.

L'evento rientra nell'ambito degli eventi mensili organizzati dall’Accademia nazionale di agricoltura in collaborazione con l’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali dell’Emilia Romagna, Marco Marani, direttore generale di Coprob e Giovanni Campagna, responsabile agricolo Coprob tratteranno il tema della nuove frontiere dell’impiego di bioagrofarmaci e biofertilizzanti.
 
Il tema è attualmente tra i più dibattuti, non solo in ambito scientifico, vista la crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso la salvaguardia dell’ambiente. Questa, infatti, richiede oggi la ricerca sempre più approfondita di nuove tecniche di coltivazione caratterizzate da un più limitato impatto energetico indispensabile per ridurre la produzione di gas serra, come evidenziato dagli studi Lca, Life cycle analisys, che si stanno conducendo in questi ultimi anni sull’impronta ecologica.
 
Una risposta potrebbe provenire dalla valorizzazione della microbiologia a partire, sia dalle coltivazioni biologiche che da quelle tradizionali, con interessanti prospettive per la graduale riduzione di agrofarmaci di origine chimica, fertilizzanti di sintesi e sostanze provenienti da giacimenti in via di esaurimento (risorse non rinnovabili).
 
Lo studio di batteri, attinomiceti e funghi antagonisti, nonché batteri azotofissatori, micorrize, patogeni attenuanti per la difesa aerea delle colture, ma soprattutto il miglioramento dell’ambiente rizosferico stanno già portando i primi frutti verso frontiere che potrebbero assumere una dimensione rivoluzionaria. La prime applicazioni che verranno presentate confermeranno l’interessante contesto dando, al contempo, la possibilità di mettere a punto strategie e modalità di distribuzione oltre che a normare l’introduzione di questi nuovi preparati.
 
Introdurrà i relatori il professor Gianpietro Venturi dell'Accademia nazionale di agricoltura.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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