Agrinsieme Campania ha incontrato oggi a Napoli alla Camera di commercio la politica e ha presentato le sue proposte per lo sviluppo dell’agricoltura in Campania. Durante l’incontro è stato annunciato il nuovo coordianatore di Agrinsieme Campania: Alfonso Di Massa, presidente di Fedagri Confcooperative Campania succede a Michele Pannullo, presidente di Confagricoltura Campania, e piloterà l’alleanza nel prossimo anno.
 
Nel nuovo scenario politico-istituzionale, il coordinamento tra l’Alleanza delle cooperative Campania, settore agroalimentare, Cia, Confagricoltura e Copagri Campania ha richiamato l’attenzione delle istituzioni e dei media su innovazione, sburocratizzazione, aggregazione, start-up e Programma di sviluppo rurale 2014/2020, quali temi imprescindibili per il decollo del settore e punti da iscrivere repentinamente nell’agenda del Governo regionale.
 
Presente all’incontro Corrado Martinangelo, della segreteria politica del ministro alle Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha annunciato un masterplan per l’agricoltura nel Mezzogiorno, dove integrare politiche nazionali e fondi strutturali. Un piano da costruire con una conferenza programmatica che coinvolga tutti gli assessori all’Agricoltura del Sud e il Mipaaf e che dovrebbe tenersi a Napoli o a Bari.

Emilio Di Marzio, portavoce del presidente della Regione Campania con delega all'Agricoltura, Vincenzo De Luca, ha ricordato "Tutte le richieste di Agrinsieme sono valore aggiunto per quello che uno dei quattro assi portanti della politica economica della nuova amministrazione campana: l'agroalimentare".
 
Michele Pannullo ha tracciato un breve bilancio del suo anno trascorso al coordinamento di Agrinsieme, caratterizzato dalla battaglia contro l’Imu agricola e dalla funzione di proposta di Agrinsieme in sede di Tavolo Verde, ma soprattutto dal lavoro progettuale a lungo termine del coordinamento.
 
Alfonso Di Massa, nuovo coordinatore Agrinsieme Campania, ha descritto i punti essenziali delle cose da fare. “L’agricoltura della nostra regione guarda al futuro, alla concorrenza fuori dai confini della Ue e pertanto deve attrezzarsi”. L’obiettivo 2016 per Di Massa è quello di riuscire a mettere insieme “L’orchestra dell’agroalimentare della Campania” intesa come i migliori protagonisti per dare ancora più forza alle singole richieste.

Nel documento di Agrinsieme per il 2016, presentato da Di Massa, emerge un’agricoltura regionale ancora molto frammentata, 136mila imprese, che coltiva il 40% della superficie totale regionale, dando lavoro a quasi 90mila addetti, il 21% degli occupati in agricoltura del Mezzogiorno. Le imprese investono circa 600 milioni di euro l’anno e conseguono un valore aggiunto che sfiora il 3% del Pil regionale, con stime in crescita per il 2015. Eppure il valore aggiunto del sistema dell’agroalimentare campano, con trasformazione e commercializzazione dei prodotti, arriva a sfiorare il 25% del Pil secondo Agea.
 
Tra le proposte per la sburocratizzazione spicca quella di “utilizzare il sistema anagrafe/fascicolo aziendale l’unico interfaccia nelle relazioni tra impresa e pubblica amministrazione”
Agrinsieme chiede inoltre l’adozione e l’avvio rapido del Psr 2014/2015, “avviando la nuova concertazione”. "Occorre fare presto – ha sottolineato Di Massa - la posta in gioco sui sei anni è di un miliardo e 836milioni di euro".
 
Altro elemento, l’aggregazione: Agrinsieme chiede che le nuove misure del Psr 2014/2020 incentivino le imprese a lavorare fianco a fianco, anche in vista del conseguimento di fini comuni legati alla ricerca e all’innovazione.

Nel documento molta enfasi sul ricambio generazionale ed anche su capitoli ricerca e innovazione. “Serve una diffusione della cultura dell’innovazione – ha sottolineato Di Massa. Altri temi: infrastrutture per la logistica, sostenibilità sociale e ambientale delle imprese e il nodo dell’accesso al credito.
 
Corrado Martinangelo, della segreteria del ministro Martina ha detto “Molto è stato già fatto da parte del Mipaaf per il Sud, ma è arrivato il momento di coordinare le politiche nazionali e le programmazioni regionali, per dare alla Campania e al Mezzogiorno la possibilità di integrare gli strumenti finanziari di sostegno del secondo pilastro della Pac con quanto è già disponibile a livello nazionale”.
 
Alcuni esempi. “Come noto, il Mipaaf ha ottenuto fondi della Banca europea degli investimenti per 50 milioni di euro, che tramite Ismea diventano mutui per delle start up agricole, in merito – ha annunciato Martinangelo ho già proposto all’assessorato all’Agricoltura della Campania una cabina di regia per l’innovazione in agricoltura, in modo da avere una visione strategica, perché sulle misure 124 per l’innovazione della vecchia programmazione è mancato il coordinamento tra le varia iniziative, che urge ora mettere in rete”.
 
Per Martinangelo, infine la Campania sarà “La regione pilota sul fondo del credito a garanzia dei Psr, presto Regione Campania e Mipaaf dovranno costituire il fondo regionale”.