Approvato alla Camera il Decreto Agricoltura. Ora la palla passa al Senato per il via libera definitivo, nel caso non venissero applicate modifiche. La norma contiene misure urgenti per il rilancio dei settori agricoli in crisi, il sostegno delle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale, e inoltre la razionalizzazione delle strutture ministeriali.

I settori principalmente toccati sono le filiere del latte e dell'olio, mentre è previsto l'accesso al fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole che hanno subito danni a causa delle piogge alluvionali 2014 e delle infezioni di organismi nocivi ai vegetali, come per esempio la Xylella fastidiosa. Partendo dal settore latte, è ammesso il pagamento delle quote in tre rate senza interessi anche con fideiussione assicurativa, non solo bancaria.

Inoltre, per l'ultima campagna di produzione del latte con il regime delle quote, è ammessa la compensazione, sempre entro il limite del 6%, a favore delle aziende che hanno superato la propria quota, con introduzione di tre fasce: 12-30%, 30-50%, oltre 50% in ordine di priorità. Riguardo l'olio, la dotazione del fondo del settore sale a 32 milioni euro, da destinare all'aumento della produzione nazionale, agli investimenti in ricerca e al sostegno all'aggregazione e innovazione. Vengono poi inserite altre priorità come la certificazione e la lotta alla contraffazione.

Il decreto aumenta la dotazione del fondo di solidarietà nazionale fino a 21 milioni di euro, da destinare alle imprese colpite da eventi alluvionali, nonché infezioni di organismi nocivi ai vegetali, con priorità per i danni legati alla diffusione della Xylella fastidiosa, oltre al cinipide del castagno e della flavescenza dorata negli anni 2013, 2014 e 2015. 11 milioni previsti per la Xylella, a cui si aggiungono ulteriori 10 milioni di euro per il 2016.

Viene finanziato con 2,25 milioni di euro il Fondo di Solidarietà nazionale pesca, per sostenere le imprese del settore colpite da avversità atmosferiche eccezionali dal 2012 all'entrata in vigore della legge di conversione. A livello burocratico, vengono istituite le Commissione uniche nazionali per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agricolo e alimentare, al fine di garantire trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di mercato e nella formazione dei prezzi.

Riguardo invece il riordino delle organizzazioni interprofessionali, viene innalzata dal 20% al 25% di imprese rappresenta nel settore la soglia necessaria a costituire un'organizzazione del latte, mentre per settori diversi dal lattiero-caseario la soglia passa dal 35 al 40% della rappresentatività.

Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
"Ringrazio i deputati e in particolare modo i componenti della Commissione Agricoltura per il grande lavoro fatto in queste settimane - commenta il ministro - Sul fronte del latte non solo abbiamo confermato l'impianto della legge per tutelare il reddito dei 35mila allevatori italiani, ma abbiamo rafforzato ancora di più gli strumenti per gestire il dopo quote. Abbiamo portato a 32 milioni di euro il plafond totale a disposizione del piano olivicolo nazionale, al fine di lavorare per la crescita qualitativa e quantitativa del prodotto, puntando su investimenti mirati in ricerca e innovazione".

"Abbiamo accresciuto inoltre il fondo di solidarietà, fino a 21 milioni di euro - continua Martina - in modo da fornire risposte concrete a emergenze fitosanitarie come la Xylella in Puglia. Il nostro obiettivo è far crescere ancora di più l'agricoltura, potenziando i buonissimi risultati del primo trimestre 2015, che hanno visto una crescita del Pil agricolo e la conferma che questo settore rimane strategico anche nella lotta alla disoccupazione".