Il mercato asiatico rappresenta un mercato di 23 milioni di consumatori, che dispongono del terzo potere d'acquisto in Asia, con un livello di vita simile a quello europeo e soprattutto con buone prospettive per i produttori italiani di alimentare di qualità. L'interscambio commerciale fra Italia e Taiwan nel 2014 è stato superiore ai 4 miliardi di dollari, con una quota di mercato dello 0,7%, con un import dall'Italia (quarto partner commerciale del paese) pari a 2,243 miliardi di dollari e una crescita del 9,96%. Questi dati sono citati dal seminario sull'olio extra vergine di oliva organizzato dall'ufficio dell'Agenzia Ice di Taiwan, con la collaborazione di Unaprol, consorzio olivicolo italiano.
“I prodotti italiani sono legati a un'immagine positiva tra i cittadini di Taiwan perchè associati al lusso e perchè sinonimo di qualità – spiega Chiara Pietrò, direttore dell'ufficio agenzia Ice di Taipei – il made in Italy rappresenta un'attrattiva crescente per il modo di vivere e per la qualità della gastronomia occidentale di cui l'Italia è un punto di riferimento indiscusso”.
L'export made in Italy è trainato dall'olio di oliva, con un aumento totale delle importazioni di questo prodotto da parte di Taiwan toccando un valore totale di 43,5 milioni di dollari. L'export italiano di olio nel paese asiatico, sempre nel 2014, è cresciuto invece del 51% rispetto al 2013, raggiungendo un valore complessivo di 27,13 milioni di dollari. L'Italia consolida così la propria leadership di mercato nell'olio con una quota del 62,3%.
Ma non è solo l'olio d'oliva a intrigare i palati raffinati dei cittadini di Taiwan.
Il cioccolato italiano mantiene la leadership con un 20% di quota di mercato, così come i pomodori. Seconda posizione per la pasta e terza piazza per i formaggi. Insomma, il made in Italy a Taiwan piace, e sempre di più.
“Il richiamo a uno stile di vita qualitativamente superiore e di abitudini alimentari più salutari sono un modo efficace di promozione del nostro agroalimentare” ha ricordato infine David Granieri, presidente di Unaprol, che vede positivamente la collaborazione con l'agenzia Ice, utile a permettere a un significativo numero di imprese olivicole italiane di affermarsi sul mercato di Taiwan.