Il progetto prevede diverse tappe di avvicinamento all'evento del gennaio 2016, la prima delle quali si è svolta recentemente a Fruit Innovation, presenti il direttore del Corriere Ortofrutticolo Lorenzo Frassoldati, il direttore del Cso Elisa Macchi e il direttore di Italia Ortofrutta Unione nazionale Vincenzo Falconi.
Ridare slancio al Sud diventa fondamentale per la rinascita dell'intero comparto nazionale. Le prime quattro Regioni del Meridione rappresentano infatti oltre il 50% della Plv nazionale di ortofrutta. Un dato significativo reso però allarmante per il basso indice di aggregazione degli operatori, vera zavorra per la crescita. "Su 304 Op in Italia, 160 sono al Sud ma rappresentano appena il 28% del totale dei produttori. Una percentuale piuttosto scarsa da cui bisogna partire per riorganizzare un comparto con ampi margini di crescita", ha commentato Vincenzo Falconi.
"L'importanza delle produzioni del Sud è evidente sia a livello quantitativo che qualitativo - ha aggiunto la Macchi - il Sud sconta una mancanza di aggregazione che si traduce in un enorme handicap in termini di internazionalizzazione”. Anche i consumi di ortofrutta hanno subìto cali consistenti. C’è dunque molto da fare, e prima molto da ragionare, per dare al Sud quello che gli spetta, il riconoscimento di essere il cuore dell’ortofrutta italiana, l’area che può rilanciare tutto il comparto nazionale.
Il progetto di Corriere Ortofrutticolo, Italia Ortofrutta e Cso è aperto a contributi esterni con l’ambizione di arrivare a creare, proprio partendo dal Sud, il pensatoio, la Cernobbio dell’ortofrutta italiana. La Macchi ha ricordato il progetto Ortofrutta d’Italia varato dal Cso assieme a 11 imprese del comparto per spiegare al consumatore i valori salutistici dell’ortofrutta e contribuire così al rilancio dei consumi che in 15 anni hanno perso quasi 1.600.000 tonnellate di ortofrutta.