"In queste ore abbiamo incontrato il presidente della regione Sardegna Francesco Pigliaru - ha detto ad AgroNotizie venerdì scorso Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna - abbiamo concesso su richiesta del presidente altri 20 giorni all'assessore Falchi per avviare a decisa soluzione questi problemi, oltre tale termine, ove la situazione di stallo dovesse permanere, ne trarremo le dovute conseguenze, nell'attesa il livello di mobilitazione resta alto".
“E’ un’autentica emergenza che la Giunta regionale sta sottovalutando – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - ci sono bloccate 4585 pratiche tra Pac e Psr che corrispondono a decine di milioni di euro. Non c’è più tempo da perdere, servono interventi decisi e immediati. Non aspetteremo oltre, siamo pronti a scendere in piazza”. Da Roma l’Agea non paga. E Coldiretti sostiene l’esigenza che la regione autonoma si doti di un proprio organismo pagatore.
“Gli imprenditori agricoli sono stremati – aggiunge il direttore regionale Luca Saba – abbiamo difficoltà a contenere la loro giustificata rabbia. Alcuni di loro hanno i premi comunitari bloccati dal 2008, cioè da 7 anni. Le altre riguardano gli anni successivi. E’ un’emergenza che merita priorità assoluta. Una Regione non può permettersi di non venire incontro a queste difficoltà che se risolte porterebbero beneficio a tutta l’economia sarda”.
“Ad alimentare i mancati pagamenti sul primo pilastro della Pac sono le anomalie riscontrate per il nuovo Refresh – sostengono a Coldiretti Sardegna, da dove ricordano - dal mese di novembre abbiamo sollevato pubblicamente il problema. L’ultimo aggiornamento delle aereofotografie effettuato da Agea (2013), penalizza oltremodo la Sardegna, le zone interne in particolare, in quanto non rispecchia il nostro territorio caratterizzato da un’alta estensione della macchia Mediterranea. Nella denuncia ci siamo appellati a tutto il mondo politico sardo per fare fronte comune nel portare le nostre istanze al governo per far riconoscere le specificità del territorio sardo, come del resto previsto dall’articolo 4 del Regolamento Ue 1307 del 17 dicembre 2013”.
Secondo Coldiretti Sardegna c’è anche un ulteriore problema nel problema: gli agricoltori sardi rischiano di non incassare nel 2014 i 30 milioni di euro dell’indennità compensativa perché il bando sulla misura del nuovo Psr 2014/2020 non è stata ancora pubblicato, per altro mancando ancora l'approvazione del Psr da parte di Bruxelles.
“Sarebbe un’altra tegola pesante per un settore già in ginocchio per i mancati pagamenti dei premi comunitari. Con questo ulteriore ritardo, ancora una volta dovuto alla burocrazia, il comparto sarebbe chiamato ad un ulteriore sforzo che in pochi riuscirebbero a reggere – si sottolinea da Coldiretti Sardegna.
“Serve un intervento immediato – incalza il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu rivolto alla Regione – occorre pubblicare il bando prima che sia troppo tardi, le aziende non possono correre questo rischio. Noi che abbiamo il polso della situazione delle campagne sappiamo che questo sarebbe per molte il colpo di grazia”.
Secondo Coldiretti Sardegna “si deve intervenire subito senza attendere ulteriormente l’autorizzazione da Bruxelles”. Rispetto agli anni scorsi non ci sarebbero state modifiche importanti che potrebbero inficiarlo: “Chiediamo pertanto che il bando sia pubblicato sub condizione - suggerisce il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - in questo modo tuteliamo le aziende”.