“Sono giuste le istanze dei produttori – ha detto il ministro – e proprio per questo l’Italia è in prima fila nel chiedere alla Commissione europea un intervento urgente e tempestivo a favore del settore. Abbiamo già da tempo espresso e continuiamo a ribadire con forza la nostra posizione al Commissario Ciolos, coinvolgendo anche altri Stati membri come la Francia e la Spagna. Credo sia doverosa una risposta concreta da parte della Commissione, fino ad oggi ancora non arrivata, a una vera emergenza che merita attenzione”.
Lo scorso 18 luglio, in particolare, il ministro Martina ha inviato una lettera al Commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale, Dacian Ciolos, nel quale ha chiesto che la Commissione valuti, con estrema urgenza, la possibilità di attivare adeguate misure, eccezionali e transitorie per fronteggiare la crisi del mercato italiano delle pesche e nettarine.
Dopo il confronto in piazza Montecitorio con Martina e con il vice ministro Andrea Olivero, una delegazione di Agrinsieme (coordinamento di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative Agroalimentari), è stata ricevuta dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti per rappresentare la grave situazione della frutta estiva e la relativa emergenza occupazionale.
Al responsabile del dicastero del Lavoro è stato evidenziato che, per la grave crisi in atto, con prezzi riconosciuti ai produttori inferiori ai costi di produzione, la frutta non viene più raccolta e lavorata, con il rischio che si perdano almeno 10 milioni di giornate di lavoro. In totale sono oltre 100.000 le persone occupate per attività diretta nella frutta estiva, senza considerare l’indotto.
Il ministro Poletti ha condiviso le preoccupazioni espresse dai rappresentanti di Agrinsieme e, in coerenza con l’impegno assicurato dal ministro dell’Agricoltura Martina, ha annunciato che segnalerà immediatamente al Commissario Ue per l’Occupazione e le politiche sociali, László Andor, i problemi occupazionali degli occupati diretti e della filiera del settore dell’ortofrutta, affinché solleciti la Commissione ad attivare una procedura di emergenza per il ritiro delle produzioni a un prezzo minimo.
In precedenza in piazza Montecitorio centinaia di agricoltori hanno distribuito pesche e frutta estiva ai cittadini per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pesantissima crisi della frutta, dovuta alla contemporanea maturazione nei principali paesi produttori delle stesse tipologie di prodotti. Ciò ha comportato un crollo dei prezzi alla produzione: nella settimana dal 14 al 20 luglio i prezzi hanno segnato un - 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie