Nel documento si legge che la richiesta di adozione di misure di salvaguardia è giustificata dal fatto che “nelle ultime 5 campagne le importazioni di riso dalla Cambogia nell’Unione europea sono aumentate da 5mila a 181mila tonnellate raggiungendo il 23 per cento di tutto l’import Ue grazie alla completa liberalizzazione tariffaria avvenuta il primo settembre 2009 a favore dei Paesi beneficiari del sistema di preferenze tariffarie generalizzate di cui all’articolo 1, paragrafo, lettera c (Eba) del regolamento Ue n.987. Il persistente aumento delle importazioni dalla Cambogia continua a creare pressione sul mercato Ue con conseguente ulteriore riduzione dei prezzi del riso di tipo indica e disincentivo a coltivare questo tipo di riso”.
“Con la nostra mobilitazione si è finalmente avviata una procedura a livello comunitario che siamo pronti a sostenere alleanze con le associazioni degli agricoltori dei Paesi europei produttori di riso come Grecia, Francia, Bulgaria e Spagna per supportare le iniziative delle istituzioni”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’apprezzare la decisa accelerazione impressa dal Governo. "Dobbiamo lavorare a livello comunitario per l’applicazione della clausola di salvaguardia nei confronti delle importazioni incontrollate ma - ha concluso Moncalvo – anche a livello nazionale dove occorre introdurre l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, dare pubblicità ai nomi delle industrie che utilizzano riso straniero, ma anche l’istituzione di una unica borsa merci e la rivisitazione dell’attività dell’Ente nazionale risi".
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Fonte: Coldiretti