E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione a giugno che, con un calo per l’alimentare dello 0,6 per cento, evidenziano i pericolosi effetti della spirale deflazione e consumi sulla tavola degli italiani.
"Il consumo di frutta e verdura degli italiani è sceso al minimo dal 2000 perché le famiglie sono state costrette a tagliare gli acquisti e a mettere oltre 100 chili di ortofrutta in meno in media nel carrello nel 2013 - sottolinea la Coldiretti - La situazione si è aggravata pesantemente nel primo semestre di quest’anno per l’effetto congiunto della crisi economica e del maltempo".
"Nel corso del 2013 - spiega la Coldiretti - sono state acquistate complessivamente dagli italiani 7,8 milioni di tonnellate di ortofrutta con una netta prevalenza della frutta con 4,2 milioni di tonnellate sulla verdura che è scesa a 3,6 milioni di tonnellate".
La Coldiretti è impegnata in una operazione di rilancio dei consumi della frutta e verdura di stagione durante l’estate e presenterà al Governo una serie di proposte per interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro. In particolare Coldiretti chiede una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Gdo.
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Fonte: Coldiretti