Prima consistente rimonta anticiclonica sul centro Europa: anche le ultime proiezioni modellistiche confermano che il sistema verrà attivato dall'affondo della depressione britannica nell'area iberica e, stando alle attuali elaborazioni, l’assetto barico avrà un carattere piuttosto acuto e duraturo. 

Il punto della situazione
Nel corso delle ultime ore l’aria instabile generata dalla circolazione di bassa pressione sul Mediterraneo meridionale ha continuato ad evolvere verso l’Egeo, lasciando così spazio ad ampi spazi sereni sul Mediteranno centro occidentale. Non sono però mancati locali annuvolamenti ad evoluzione diurna sulle aree interne e sui maggiori rilievi.
Una maggiore variabilità, causata dalla non completa protezione anticiclonica, ha però interessato le regioni settentrionali, maggiormente esposte alle correnti instabili atlantiche, foriere di residue piogge e rovesci tra Alpi ed alte pianure, ove gli accumuli non hanno comunque superato i 10-15 millimetri.
Il generale aumento dei geopotenziali ha inoltre garantito una ripresa dei valori termici, con minime al primo mattino comprese tra 12 e 17°C al Nord, tra 11 e 18°C al Centro e tra 12 e 19°C al Sud. 

Analisi
L’assetto barico in formazione non lascia spazio a particolari dubbi: il vasto vortice nord-atlantico presente sulle isole britanniche scivolerà nel Mediterraneo occidentale, sino ad invadere l'area tra la penisola iberica e il Nord-Africa, spesso etichettata con il nome di “falla iberico-marocchina”. Una risposta anticiclonica non si farà attendere: una bolla d’aria rovente proveniente dal cuore del Sahara tenderà ad elevarsi formando un promontorio subtropicale dall'Algeria verso l'Italia, base di partenza per l’invasione del centro Europa.
L'asse dell’alta pressione presenterà una lieve inclinazione, da sud-ovest verso nord-est, ideale per investire pienamente le regioni settentrionali.
Quella che andrà a costituirsi sui cieli italiani sarà la classica struttura a omega, una delle strutture altopressorie più coriacee: stando alle attuali elaborazioni modellistiche, si avrà bel tempo anche per tutta la prossima settimana con temperature sempre sopra media, ma meno elevate. 

Evoluzione
Difficile definire le modalità d’uscita da un assetto così consolidato. La rimonta anticiclonica durerà perciò a lungo: non sono previsti particolari cambiamenti almeno sino al 10 giugno. Spingendo lo sguardo oltre, pur ricordando la scarsa attendibilità previsionale, potrebbero non esserci repentini cambi circolatori nemmeno dopo l'Alta Africana, quando una seconda struttura anticiclonica - tendenzialmente d’origine azzorriana - andrà ad estendersi sull'Europa. 

Tendenza
Il rialzo termico sarà intenso - anche nell’ordine dei 6-8°C - con locali punte di 35°C nelle aree interne di pianura proprio in coincidenza del fine settimana. Le temperature si porteranno nuovamente ben oltre le medie del periodo, consolidando l’allarmante trend positivo degli ultimi decenni.
Le correnti infuocate africane avranno oltretutto modo di attraversare un lungo tratto del mar Mediterraneo prima di raggiungere la terraferma italiana, facendo il pieno di vapor acqueo - oltre che degli inquinanti - nei bassi strati. Le acque ancora relativamente fresche incrementeranno inoltre i tassi di umidità nell’aria ed il caldo diverrà particolarmente afoso.