Un quadro meteorologico prevalentemente segnato dai temporali condurrà l’avvio dell’estate meteorologica. Modelli tutti concordi sull'arrivo di fresche correnti orientali che accentueranno i contrasti termici già in atto; l’instabilità tenderà inoltre a raggiungere anche le regioni meridionali. 

Il punto della situazione
Nel corso delle ultime ore l’alta pressione - rimanendo piuttosto defilata in pieno oceano - ha favorito l’ingresso di umide correnti atlantiche nel cuore del Mediterraneo.
Gran parte d'Europa è stata cosi avvolta da un tappeto di nubi che lasciano poco sperare per l’imminente avvio della stagione estiva. Si tratta di una vasta area depressionaria atlantica in rotazione sui settori centro occidentali del continente.
Gli effetti instabili hanno raggiunto anche l’Italia, ove l’attivazione di una vivace ventilazione sud occidentale ha innescato la genesi di nubi a tratti corpose, in scorrimento dal bacino algerino-libico verso il meridione.
Cieli quindi offuscati dagli annuvolamenti sulle due isole maggiori e nelle peninsulari in genere, con parziale interessamento diurno anche delle aree tra il Levante ligure, la Toscana e la dorsale appenninica, in locale e parziale sconfinamento alla Valpadana orientale. In quest’ultime zone non sono mancate piogge e temporali, con accumuli comunque modesti e non oltre i 20 millimetri. Meglio, invece, sui settori nord occidentali e sul resto del Centro, zone dove hanno fatto capolino ampie schiarite.
Dal punto di vista termico le temperature sono leggermente scese: valori al primo mattino compresi tra 9 e 15°C al Nord e punte di 16/18°C lungo le coste, tra 11 e 17°C al Centro e tra 12 e 19°C al Sud. 

Analisi
Nuove conferme per la lunga fase instabile che andrà ad interessare il Paese. Una serie di impulsi nord-atlantici - con frequenti apporti artici - sfrutteranno il blocco altopressorio posizionato tra la Scandinavia e la Russia per raggiungere senza ostacoli l'Europa centrale ed il Mediterraneo.
Come si può notare anche dall’ultima elaborazione del centro di calcolo americano Gfs, per i primi giorni di giugno andrà a costituirsi un chiaro blocco bicellulare, con un campo anticiclonico in netto predominio sui settori settentrionali del continente ed un’evidente lacuna barica sull’Italia. La nuova saccatura nord-atlantica, in attuale costituzione sulle isole britanniche, potrebbe sfruttare l’occasione per scivolare facilmente sul Paese innescando una nuova fase di maltempo a tratti piuttosto vivace nella prima settimana di giugno. 

Evoluzione
Gli effetti della succitata configurazione non si faranno attendere: già dalle prossime ore l’instabilità tenderà ad accrescersi sensibilmente con propagazione dei fenomeni fin alle regioni meridionali, ove non sono esclusi temporali anche violenti.
Il nuovo mese non inizierà sotto i migliori auspici: la vivace attività atlantica provocherà un inserimento d'aria instabile (con supporti artici in quota) tra la Penisola Iberica e il Nord Africa. Il conseguente sviluppo di un corposo vortice ciclonico, in transito a ridosso delle due isole maggiori, innescherà un forte peggioramento su gran parte del Mezzogiorno, con infiltrazioni fresche ed una prevalente variabilità primaverile sulle restanti regioni. 

Bel tempo all’orizzonte?
Stante alle attuali proiezioni non s'intravedono rimonte anticicloniche degne di nota in grado di avviare una fase stabile duratura. Dopo il passaggio della prima perturbazione di giugno, potrebbe intervenire una breve parentesi soleggiata verso la fine della prima settimana, con condizioni quasi estive.
Ancora una volta "interverrà" l’Atlantico: dalla porta aperta occidentale una nuova fase perturbata entrerà a bloccare le volontà anticicloniche.
 
Poche novità, quindi: dagli ultimi aggiornamenti ci si attende uno scenario meteo a carattere tipicamente primaverile, dominato dall'instabilità in un conteso termico fresco, con temperature sotto le medie del periodo.