Il primo assaggio estivo portato dall'anticiclone africano sta per giungere al termine. Il vortice iberico inizia già a spingere masse d’aria umide ed instabili nel Mediterraneo centrale, con nuvolosità a tratti compatta associata a locali temporali. La breccia occidentale aprirà la strada ad ulteriori incursioni instabili di origine atlantica che domineranno il quadro meteorologico dei prossimi giorni. 

Il punto della situazione
La terza decade di maggio è statisticamente un periodo propizio per i primi assaggi caldi della stagione e, infatti, correnti calde in arrivo dall’entroterra algerino hanno preso pieno possesso dell'Italia. L’aumento termico ha toccato un po' tutte le regioni; più ai margini solo i settori nord occidentali, influenzati di tanto in tanto dalle infiltrazioni più fresche ed umide oceaniche.
Diverse aree della Valpadana e dell’entroterra centro meridionale peninsulare hanno toccato punte massime non lontane dai 30 gradi, con locali picchi over 30 nelle zone esposte ai venti favonici della Sardegna nord-occidentale, valori comunque al di sopra delle medie stagionali

Analisi
Analizzando l’assetto barico europeo occorre focalizzare l’attenzione verso ovest, poco oltre i confini italiani. Le ultime immagini del MeteoSat sono ben chiare: il vasto ammasso perturbato sulla Penisola Iberica evidenzia la presenza del vortice instabile atlantico, carico di temporali. Il fronte che si estende dalle Baleari al mar di Sardegna è il segno inequivocabile dell’imminente cambio di registro.
La saccatura, con moto piuttosto lento, raggiungerà quindi gradualmente tutto il paese. L’anticiclone africano, ancora presente sui settori balcanici, rallenterà ulteriormente l’evoluzione della perturbazione, esponendo maggiormente l'Italia per diversi giorni alla parte più attiva del sistema basso pressorio. Il diretto contatto con la zona sud-orientale dell'onda ciclonica, ovvero nel parte più instabile (in cui le velocità verticali assumono maggiore velocità), predisporrà il rischio di nuovi intensi fenomeni.
Le temperature attualmente oltre le medie in contrasto con il cuore ciclonico piuttosto fresco del vortice in arrivo, forniranno una grande quantità d'energia potenziale che darà luogo a precipitazioni localmente intense. Non mancheranno dunque temporali a sfondo grandinigeno, colpi di vento e possibili trombe d'aria

Evoluzione
L’occasione verrà sfruttata a pieno dal flusso perturbato atlantico per riaprire una porta sul Mediterraneo centrale. Dando uno sguardo al lungo termine difatti – tramite l’ausilio delle proiezioni modellistiche più autorevoli - emerge una chiara prosecuzione dell'attività instabile oceanica, che sfrutterà la mancanza di una vera è propria protezione anticiclonica inserendo nuovi impulsi umidi e freschi sulle regioni italiane.
Gli esordi estivi saranno cosi interessati da condizioni di spiccata variabilità, spesso destinata a sfociare in instabilità. L’elevata vigoria della depressione islandese non permetterà però la stabilizzazione barica sull’Europa, perché l'eventuale scivolamento di una nuova area basso pressoria verso la Spagna andrebbe ad aprire la strada alla seconda fiammata africana sull’Italia allo scoccare dell'estate meteorologica. 

Tendenza
Già nella giornata odierna si potranno osservare i primi intensi temporali sulle regioni nord occidentali, in graduale estensione alla Sardegna e all’aree tirreniche. L'instabilità raggiungerà nel fine settimana il resto del Nord, del Centro e della dorsale appenninica meridionale.
La lenta evoluzione del sistema rinnoverà per gran parte del corso della prossima settimana piogge, temporali e possibili fenomeni violenti, in graduale esaurimento con l’arrivo di una seconda rimonta anticiclonica.