due ponti festivi, dal punto di vista meteorologico, non si preannunciano all'insegna del bel tempo. Momenti per lo più stabili s’intervalleranno con una serie di perturbazioni atlantiche che potrebbero rovinare le classiche gite fuori porta; anche il lungo termine sembra mantenersi su questo trend, senza particolari novità anticicloniche. 

Il punto della situazione 
Nel corso delle ultime ore una bassa pressione ha raggiunto i bacini italiani, in particolare sui settori più a Sud, verso il mar di Sicilia e lo Ionio meridionale, che ha innescato un’estesa perturbazione portando cieli grigi dal Lazio ed Abruzzo alla Calabria, con piogge, rovesci e temporali in estensione sin verso la Basilicata, la Puglia, la Campania ed il Molise, con accumuli tutto sommato modesti.
Una nuvolosità alta e sottile ha interessato invece gli estremi confini del fronte, offuscando i cieli del Nord Italia, Marche, Toscana, Umbria e alto versante adriatico. Diffusi annuvolamenti, senza particolari fenomeni di rilievo, anche sulla Sardegna, attivati da tese correnti di Maestrale.
Banchi di nebbia lungo la Valpadana orientale e sull’alto Adriatico hanno contenuto il rialzo termico al primo mattino; valori comunque gradevoli con minime comprese tra 8 e 15°C al Nord, tra 11 e 18°C al Centro Sud. 

Analisi 
Il vero carattere della primavera, ossia la vivace variabilità, sarà perfettamente osservabile anche nei prossimi giorni. Dopo i lunghi periodi anticiclonici in marzo, è subentrata una maggiore dinamicità atmosferica sfociata in instabilità prolungata. Il passaggio dal caldo al freddo e viceversa è tutto sommato normale nelle stagioni transitorie, il mese di aprile per esempio, grazie all’estrema vicinanza con l’inverno, è spesso in grado di portare veri e propri colpi di coda freddi dopo brevi parentesi quasi estive.
Come anticipato in apertura, il prossimo periodo seguirà le tradizioni primaverili manifestando sfondi instabili anche a carattere duraturo. Non ci sono buone notizie per il ponte del 25 aprile, caratterizzato da locali condizioni di maltempo e rovesci ad evoluzione diurna.
La mancanza di una struttura anticiclonica nell’areale europeo esalta la spiccata vigoria dell’Atlantico, capace di mostrare lo strapotere inevitabilmente anche sulla Penisola italiana. La ferita ciclonica generata in questi giorni nel cuore del Mediterraneo, richiamerà inoltre nuovi impulsi perturbati, il più intenso dei quali dovrebbe transitare a cavallo tra domenica e lunedì. 

Evoluzione 
Previsioni all'insegna dell'instabilità anche nel lungo termine. Si andrà infatti a strutturare una vasta area depressionaria sull’Europa settentrionale con fulcro principale sulla Scandinavia, le cui interferenze si estenderanno sul Mediterraneo. Il quadro meteorologico si manterrà perciò variabile o addirittura instabile con clima generalmente fresco. 

Tendenza 
L’instabilità tenderà ad aumentare gradualmente sino al week end, apportando rovesci e temporali in varie fasi lungo il ponte festivo. Verranno coinvolte più facilmente le aree montuose, ma non mancheranno possibili estensioni anche ai settori di pianura limitrofi. Nella giornata di domenica la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente, con nuove infiltrazioni instabili dai quadranti settentrionali, con successivo coinvolgimento anche alle restanti regioni peninsulari.

L’andamento proseguirà su tale falsa riga, con un quadro prevalentemente instabile anche per il ponte del 1 maggio, quando non è oltretutto esclusa la formazione di una goccia fredda nel bacino del Mediterraneo in grado di attirare interferenze più vivaci dal Nord Atlantico.