Un vasto campo anticiclonico, già dal prossimo fine settimana, si estenderà sul Mediterraneo, portando un deciso miglioramento del meteo. Le temperature, infatti, si alzeranno, riportandosi verso valori più consoni al periodo. Ma quanto durerà?

Il punto della situazione
Dopo la vivace instabilità delle ultime ore si è avuta una breve tregua nella nottata su gran parte della Penisola. Gli ampi spazi sereni hanno favorito la discesa delle temperature, con valori minimi al risveglio decisamente invernali.
Una seconda perturbazione è già all’opera sull'Italia - dapprima sui settori tirrenici - in estensione con il suo carico di precipitazioni, anche temporalesche, alle restanti aree. Colpito dal maltempo il Nord Italia, in particolare Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, con precipitazioni forti e neve dai 700 - 800 metri. Non sono mancate le manifestazioni temporalesche grandinigene, derivanti dagli elevati contrasti termici. 

Analisi
La serie di perturbazioni che ha investito il Paese è quasi giunta al termine. L'ultima in ordine di tempo è quella attuale, ricca di piogge, temporali e anche nevicate: 24-36 ore di maltempo assai vivace in un quadro climatico prevalentemente tardo invernale, tant'è che sui rilievi è ritornata la neve a quote collinari.
Tale trend di vortici ciclonici verrà sostanzialmente interrotto dalla costituzione di un nuovo ponte azzorriano, con asse Penisola Iberica – Penisola Scandinava; tale muro chiuderà ogni porta atlantica isolando l’attuale struttura ciclonica nel cuore del Mediterraneo, una “goccia fredda” (così individuata dagli esperti) che andrà ad assorbirsi gradualmente grazie alla mancanza dell'alimentazione primaria che la manteneva in vita. 

Evoluzione
Il miglioramento subentrerà proprio nel weekend e l’assetto barico che andrà a configurarsi riuscirà a garantire la permanenza del campo anticiclonico nel Mediterraneo anche nel medio termine. Difatti un prossimo affondo ciclonico in Atlantico andrà a creare i presupposti per una particolare conformazione del sistema alto pressorio ad “omega rovesciata”, struttura solitamente robusta e difficilmente attaccabile.
Tuttavia le ultime emissioni modellistiche rimangono ancora incerte sull'effettiva traiettoria della depressione oceanica, generando diverse ipotesi per il lungo termine. 

Le due ipotesi
Il modello previsionale europeo contempla un ulteriore rinforzo dell'alta pressione, che tra l'altro potrebbe avvalersi di un supporto caldo nord africano. Questa situazione porterà un quadro tardo primaverile con ampio soleggiamento e valori termici ben oltre le medie del periodo. Il modello americano considera invece la possibilità di una traiettoria più orientale della depressione atlantica, in grado quindi di spingersi verso il Mediterraneo portando instabilità primaverile diffusa direttamente sulla penisola italiana. 

Tendenza
Nelle prossime ore si avvertirà un netto miglioramento del tempo, ove si inizieranno ad apprezzare le prime abbondanti schiarite. Schiarite in forte consolidamento nel fine settimana, quando l’alta pressione si estenderà facilmente su tutte le Regioni apportando bel tempo e temperature in aumento.
Stabilità estesa sino ai primi giorni d'aprile, quando sembra che le influenze atlantiche saranno di nuovo in grado di erodere il campo anticiclonico, determinando un graduale cambiamento del tempo. In questo contesto è assai probabile l’apertura dell’ennesima parentesi instabile e piuttosto fresca.