L'anticiclone delle Azzorre copre ormai l’intera Europea centro-occidentale. Una sua collocazione sbilanciata verso ovest non riuscirà però a garantire la totale copertura sul lato orientale: si verranno a creare dunque vulnerabilità sfruttate dall’Artico per possibili retrogressioni fredde dalla Russia. 

Il punto della situazione
Alta pressione delle Azzorre alla conquista dell’Europa: da tempo collocata sui settori occidentali, ha finalmente esteso la sua copertura anche ad est, portando cieli sereni e tanto sole per diversi giorni e mantenendo alla larga le perturbazioni atlantiche.
Condizioni meteo a carattere pienamente primaverile anche sulle Regioni settentrionali e parte delle centrali. Residui annuvolamenti interesseranno invece il Sud, dove non è da escludere ancora qualche rovescio ad evoluzione diurna, in veloce assorbimento per l’avanzata anche su queste aree del fronte stabile e mite anticiclonico.
Temperature al momento più alte al Nord, con valori massimi generalmente oltre i 15°C; minime ancora fresche in pianura e nelle valli montane. Venti al suolo prevalentemente orientali, in graduale attenuazione già nella giornata odierna. 

Analisi
L’andamento termico al medio termine vede un sensibile rialzo delle temperature con scampoli prettamente primaverili. Data la componente prevalentemente azzorriana non vi saranno pesanti anomalie positive, anche se in generale le temperature tenderanno a disporsi al di sopra delle medie. Rimarranno però ben lontani dalle caratteristiche termiche dell’alta pressione africana.
Come già anticipato, la protezione non sarà garantita su tutte le Regioni: alcune gocce fredde andranno ad inserirsi sul Mediterraneo Meridionale. Arriveranno come di consueto dai settori occidentali, quindi dall’Atlantico, e si posizioneranno tra la Spagna e il Nord Africa, minando le fondamenta su cui poggia l’alta delle Azzorre.
L’area instabile che verrà a generarsi potrebbe fungere da vettore per nuovi refoli freschi in infiltrazione dai quadranti orientali europei, non escludendo l'arrivo di condizioni variabili su parte della Penisola italiana. 

Evoluzione
Marzo è un mese soggetto agli scambi meridiani, fenomeno in grado di proporre condizioni meteorologiche molto differenti nel giro di pochi giorni. Ecco perché già da diversi run previsionali i modelli vedono nell'ultima decade del mese una vivace modifica dell'impianto circolatorio, che andrà ad orientandosi verso il ritorno del freddo anche sull’Italia.
L’Artico in tutto questo svolgerà un ruolo decisivo. Un’elevazione dell'alta delle Azzorre sul bordo occidentale europeo andrà ad innescare una profonda ondulazione delle correnti d'alta quota, con un successiva risposta polare nel cuore del continente e quindi nel Mediterraneo. 

In breve
Gli ultimi refoli perturbati abbandoneranno presto anche le Regioni meridionali, lasciando spazio nel weekend ad un netto miglioramento anche su questa parte del Paese. L'azione stabilizzante dell'alta pressione svolgerà con decisione il suo lavoro per gran parte della nuova settimana, ma le insidie atlantiche occidentali andranno a destabilizzare gradualmente il sistema.
Nell'ultima decade del mese si inizieranno ad osservare i primi sintomi di un’imminente incursione artica, che avvierà un possibile colpo di coda invernale in grado di condizionare pesantemente il quadro meteo.