Il vasto campo anticiclonico Azzorriano - segregato per mesi in pieno oceano - avrà finalmente strada libera sui settori orientali, quindi anche sull’Italia. Non vi sarà però un assaggio primaverile per tutti, difatti rimarranno attive infiltrazioni fredde da est che interesseranno le Regioni adriatiche ed il Sud. 

Il lungo autunno
Un flusso atlantico costante e sempre presente ha portato negli ultimi 4-5 mesi condizioni tipicamente autunnali. Nonostante la breve finestra invernale di quest'avvio di marzo, il contesto meteorologico europeo è cambiato ben poco rispetto al trend precedente, con valori termici sempre e comunque al di sopra delle medie del periodo, in particolare alle alte latitudini. Con l'eccezione di Irlanda, Penisola Iberica, Francia meridionale e le due Isole Maggiori mediterranee, l'Europa soffre di pesanti anomalie termiche positive, anche nell’ordine dei 10 gradi. 

Prime influenze primaverili
Negli ultimi giorni le condizioni meteorologiche hanno mostrato le prime peculiarità della nuova stagione. Tutto nella norma, essendo nella fase di passaggio tra l'inverno e la primavera, dando vita perciò ai primi temporali accompagnati da grandine, ma anche alle classiche nevicate marzoline che hanno imbiancato i rilievi della penisola a quote interessanti.
Il cambio dell’assetto barico è già evidente: su larga scala, ove ha regnato per mesi il flusso atlantico, vengono abbozzati in chiara misura i primi scambi meridiani, segnale dell’imminente passaggio di testimone tra le stagioni. 

Analisi
I maggiori centri di vorticità ciclonica tenderanno infatti ad approfondirsi verso la Russia, innescando un successivo raffreddamento sulla parte orientale dell'Europa. La perturbazione attualmente in isolamento sul Mar Ionio seguirà proprio la suddetta strategia, attivando conseguenti insidie fresche citate in apertura sui settori adriatici e meridionali.
Più spazio anche per l’alta pressione delle Azzorre che, estendendosi dai quadranti occidentali, avvierà sul Mediterraneo una dura lotta. Grazie ad una sua ritrovata vivacità, favorita anch’essa dall’indebolimento dell’Atlantico, proverà a guadagnare terreno verso nord-est, coprendo con tutta probabilità l’Europa sud-occidentale. 

Evoluzione 
Per l’Azzorriano la conquista del Vecchio Continente non sarà però un’impresa semplice, perché i refoli instabili e freschi orientali cozzeranno con la figura anticiclonica. Visto entro i confini italiani, un tale scenario di norma favorisce stabilità e clima mite sulle Regioni nord-occidentali-tirreniche e variabilità fresca sulle restanti aree (quelle più esposte agli effetti intimidatori da est). 

Tendenza
Nei prossimi giorni le condizioni del tempo miglioreranno sensibilmente sul Nord Italia e nelle Tirreniche, mentre su Adriatiche e Isole Maggiori insisterà una certa variabilità frutto delle interferenze appena esaminate. Tale quadro condurrà sin verso gli esordi della prossima settimana, quando la variabilità potrebbe estendersi con più decisione sulla Penisola, frutto di una maggiore spinta destabilizzante dai quadranti orientali.
Dall’ultima emissione modellistica viene abbozzata la possibilità di una retrogressione fredda dai Balcani, che se confermata, andrà a condizionare vivacemente le condizioni meteo peninsulari. Il tutto verrà deciso dalla reale energia che riuscirà a mettere in campo l'alta delle Azzorre, in ogni caso ben salda all’areale occidentale europeo.