Per chi si attende un bianco Natale non ci sono buone notizie. Vero che il lunghissimo dominio anticiclonico sta giungendo al capolinea, ma la prossima tendenza del medio e lungo termine sarà caratterizzata da una depressione islandese molto forte, favorevole ad un deciso flusso atlantico sull'Europa centro meridionale. 

Il punto della situazione
Novità per l’Europa: dall’ultima immagine satellitare si nota una prima perturbazione atlantica in avanzamento dai settori occidentali, con gelo e nebbie anticicloniche relegate alla sola parte orientale del continente. Il forte contrasto tra le diverse figure bariche porta fortissime correnti sulla Scozia, cuore dell’intesa depressione d'Islanda, ove la tempesta spinge già sulle Highlands con venti oltre i 160 km/h.
Sulla Francia, la Gran Bretagna ed il Belgio il quadro meteo è già mutato: le nebbie hanno lasciato il posto alle nuvole e all’aria mite di origine atlantica, con graduali infiltrazioni sino alla Russia occidentale.
Sensibile cedimento barico anche sulle regioni settentrionali italiane, calo che ha favorito l’arrivo di nuvolosità medio-alta sui cieli nord occidentali. Condizioni ancora stabili invece sul resto del Paese, con inversioni ancora accentuate e presenza di foschie e nebbie nelle aree vallive ed in pianura. 
Risveglio quindi freddo in Valpadana e nelle valli del centro, con -6°C ad Arezzo, -5°C a Ferrara e Udine, -4°C a Bolzano e Perugia, -3°C a Brescia, Cervia e Parma, -2°C a Milano, Verona, Treviso, Firenze, Pisa e Pescara, -1°C a Piacenza, Ancona e Roma, 1°C a Olbia contro i 2°C di Passo Rolle, 4°C del Cimone, 6°C di Campobasso, 5°C di Trevico e i 6°C di Enna. 

In arrivo un "sano" maltempo
Il maltempo avrà un carattere docile, non impetuoso e distruttivo come le precedenti ondate perturbate. Per di più l’occasione sarà ottima per rimescolare i bassi strati atmosferici ove le polveri sottili hanno raggiunto concentrazioni pericolose, in particolare nei pressi delle grandi città d'Italia.
Maltempo ben accetto anche per porre fine, almeno per il momento, all'estenuante situazione anticiclonica che ha spadroneggiato per più di due settimane su tutta l’Europa.
Le aree che subiranno i maggiori effetti dell’instabilità saranno quelle più esposte alle correnti meridionali. Nella fase più intensa verrà difatti innescata la risalita di consistenti annuvolamenti a ridosso delle coste tirreniche, raggiungendo poi il Nord Italia. Saranno proprio le Regioni settentrionali ad usufruire dei maggiori apporti precipitativi; anzi, è probabile che siano le sole Regioni d’Italia ad essere colpite dal peggioramento. 

Pochi giorni al Natale
I giorni che condurranno al Natale porteranno però un nuovo miglioramento. Il campo anticiclonico, nonostante il grave affanno, spingerà il vortice perturbato mediterraneo sui settori più meridionali, apportando una breve parentesi stabile nel prossimo weekend. La protezione non sarà però totale: qualche refolo instabile riuscirà ad infiltrarsi all'estremo Sud, senza però apportare particolari fenomeni di rilievo.
Rimarrà attiva invece l’allerta sul nord Europa, perché un’accelerazione del Vp (Vortice Polare) porterà vere e proprie tempeste cicloniche, con locali venti da uragano, sul settore settentrionale del continente. Dalle ultime emissioni modellistiche emergono possibilità preoccupanti: venti devastanti, mareggiate eccezionali e piogge alluvionali. 

Gli effetti sulla penisola italiana
Come già accennato, correnti tese scorreranno alle medie latitudini, inibendo e segregando la struttura anticiclonica sul nord Africa. L’Italia si troverà in una palude barica ove non regnerà né l’una né l’altra figura: non è perciò escluso il transito di qualche fronte perturbato proprio in corrispondenza del Natale, determinando in tal modo un generale peggioramento.
Le temperature non scenderanno ulteriormente, ma si manterranno nella media o poco sopra; su alcune Regioni il clima si mostrerà addirittura mite. 

Novità per fine anno
Qualche cenno di cambiamento arriverà sul finire dell’anno. Negli ultimi giorni, infatti, si attiverà uno spostamento del Vortice polare tra l’Europa orientale e l’Asia, manovra che favorirà una diminuzione della rotazione del ciclone con maggiori possibilità di elevazioni dinamiche - verso nord - dell'alta pressione delle Azzorre.
Questo scatto in senso meridiano determinerà, se confermato, un'intrusione di masse d'aria più fredde nel cuore del Continente con probabile interessamento (parziale o totale) anche dell'Italia. Si stabiliranno dunque condizioni meteorologiche più consone alla stagione invernale, anche se per il vero freddo occorrerà attendere ancora.