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Quello approvato oggi è un provvedimento fondamentale che segna la separazione tra il passato e la devastazione dei territori e il futuro in cui il terreno sarà utilizzato per lo sviluppo. Non c'è produzione agricola se non c'è tutela del suolo e queste misure agevoleranno gli imprenditori del settore edilizio che si specializzeranno nel risanamento. L’Italia ha bisogno di una norma per il contenimento del consumo di suolo e per questo mi auguro che il disegno di legge possa essere presto discusso e approvato anche in Parlamento. I drammatici disastri idrogeologici degli ultimi mesi ci ricordano che non c’è più tempo da perdere. Con questa norma introduciamo un principio fondamentale: il consumo di suolo va ridotto. La terra deve essere preservata per l’attività agricola, anche perché negli ultimi decenni abbiamo cementificato una superficie grande come la Calabria. Allo stesso tempo il nostro Paese non è autosufficiente dal punto di vista alimentare e la combinazione dell’avanzata del cemento e l’abbandono dei campi può diventare devastante. Invertiamo la rotta, ho fiducia che anche nelle Camere ci sia la stessa sensibilità per il tema”.
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali,
Nunzia De Girolamo, sul via libera definitivo del Consiglio dei ministri al disegno di legge per il
contenimento del
consumo del
suolo e riuso del suolo edificato, approvato anche dalla Conferenza unificata.
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È necessario – ha proseguito il ministro –
avere un cambio di mentalità in Italia e capire che ogni ettaro di terra impermeabilizzata è persa per sempre. Puntiamo ad un’edilizia di riuso, di rigenerazione, che possa far muovere l’economia senza un ulteriore impatto sull’ambiente e sulle attività agricole. Siamo il Paese del gusto e della bellezza, i turisti stranieri non ci cercano per il cemento”.