Anno memorabile il 2013 per la quantità di uve prodotte ma anche per la qualità dei vini bianchi prodotti, in particolare per quelli aromatici. Il tema è stato ampiamente trattato oggi, giovedì 5 dicembre, a San Michele all’Adige (Tn), nell’aula magna della Fondazione Edmund Mach, nell’ambito della sesta Giornata tecnica della vite e del vino.
Nel corso dell’incontro, moderato dal dirigente del Centro trasferimento tecnologico, Michele Pontalti, è stato illustrato l’andamento fitosanitario, che risulta ampiamente sotto controllo, a parte qualche problema causato dalla flavescenza e da nuovi insetti attualmente allo studio degli esperti di San Michele, e sono stati proposti alcuni risultati delle attività di sperimentazione condotte dal Centro trasferimento tecnologico.

Report climatico e fitosanitario, aumenta la produzione di uva
Maurizio Bottura
  ha spiegato che  l’aumento di produzione di uva è dovuto a vari fattori tra cui un buon germogliamento,  una buona fertilità e una buona fioritura con conseguente ottima allegagione. Il 2013 sarà anche ricordato per il ritardo stagionale dovuto ad un mese di maggio estremamente fresco e piovoso. Qualche apprensione iniziale per la peronospora, pochi problemi creati dall’oidio, qualche preoccupazione, invece, destano la cocciniglia Planococcus ficus e soprattutto i giallumi della vite, con  la Flavescenza dorata in espansione su tutto il territorio provinciale.

Cocciniglia, qualche danno a Trento sud: fornite le indicazioni per la gestione
Marco Delaiti ha parlato della  cocciniglia farinosa della vite (Planococcus ficus), un insetto di recente introduzione in provincia che colonizza vari organi della pianta, debilitando il suo sviluppo e alterando la qualità dei vini in fase di vinificazione. Tipico delle regioni centro-meridionali, è comparso al nord negli ultimi anni e in Trentino ha interessato l’area vitata a sud di Trento, dove in alcuni casi sono stati registrati danni alla produzione. L’insetto è attualmente allo studio alla Fondazione e sono state illustrate le misure fitosanitarie messe in atto per contrastarlo.

Concimazione in viticoltura, risultati pratici di sette anni di prove
Francesco Ribolli ha presentato uno studio condotto da sette anni su Pinot grigio e da tre anni su Chardonnay. Sono stati confrontati, a parità di unità di elementi fertilizzanti, gli apporti con concime minerale e letame bovino. I risultati evidenziano che il ruolo della concimazione non è rilevante ai fini quali-quantitativi della produzione, in particolare nei vigneti situati in terreni profondi e fertili.

Contro il mal dell’esca efficace il Trichoderma brevetto Fem
Daniele Prodorutti ha illustrato le numerose sperimentazioni della Fondazione Mach volte a valutare l’efficacia di nuove soluzioni contro il mal dell’esca, una malattia della vite causata da alcuni funghi che penetrano dalle ferite di potatura e si sviluppano nel legno. Anche se l’incidenza della malattia è attualmente bassa, la Fondazione Edmund Mach ha testato alcuni biofungicidi tra cui un prodotto a base di Trichoderma atroviride Sc1 (brevettato dalla Fem) che ha dato ottimi risultati nel prevenire le infezioni. Applicato sulle piante a fine inverno come un normale fungicida, questo microrganismo cresce nelle ferite di potatura e agisce come una barriera biologica evitando l’ingresso dei funghi patogeni per diversi mesi.

Contro il Grapevine Pinot gris virus  Fondazione Mach in prima linea
Valeria Gualandri ha parlato di un nuovo agente virale che colpisce i vigneti, comparso nel 2003, al quale provvisoriamente è stato dato il nome di Grapevine Pinot gris virus. I sintomi appaiono riconducibili ad una infezione virale e il cui danno più evidente è rappresentato da un calo della produzione con una riduzione della resa. Il problema è stato segnalato anche in Friuli Venezia Giulia Veneto ed Emilia Romagna. Nel corso di quest’anno è partito un progetto specifico che vede la Fondazione Mach collaborare con l’Università di Padova, Università di Bologna, Università di Bari e Istituto di virologia vegetale Cnr di Bari.

Prove di difesa: nuovi dispenser per la confusione sessuale dell’insetto Eulia
Serena Chiesa ha trattato la problematica Eulia (Argyrotaenia ljungiana o A. pulchellana), un insetto dannoso per la vite (e altre piante da frutto) la cui larva si ciba di vari organi della pianta, provocando danni soprattutto a fine stagione sui frutti. Per il controllo di questo insetto sono stati provati i nuovi dispenser per la confusione sessuale Isonet La, specifici per Eulia, che impediscono l’incontro e quindi l’accoppiamento degli insetti adulti in vigneto. L’efficacia di questo sistema, già ampiamente applicato in vigneto per il controllo delle tignole della vite, è stato valutato in sperimentazioni effettuate in diverse aree del Trentino nelle annate 2012 e 2013, su un totale di 490 ettari.

Vendemmia 2013, ottima annata per i vini bianchi, soprattutto aromatici
Mario Malacarne e Luciano Groff hanno spiegato che dopo molti anni nei quali si era soliti iniziare la vendemmia verso la fine di agosto, quest’anno in Trentino si è dato inizio alla raccolta con un ritardo di dieci-quindici giorni rispetto al 2012, causa il ritardo vegetativo legato alla primavera fredda e alla siccità estiva. La vendemmia delle varietà a frutto bianco ha goduto di un andamento stagionale favorevole che ha permesso di recuperare le gradazioni zuccherine delle uve. L’andamento climatico favorevole nella fase finale della maturazione delle varietà bianche e la sanità dei grappoli sono i punti di forza di una qualità ottima dei vini bianchi aromatici e non del 2013. Fermentazioni molto regolari, un ruolo positivo può essere imputato ai bassi valori di ph e alla buona concentrazione di nutrienti azotati nei mosti.

Il Programma Vite: uno strumento di pianificazione congiunta con le imprese
Claudio Ioriatti ha illustrato il Programma vite e i risultati conseguiti dai ricercatori e sperimentatori della Fondazione Mach nel primo periodo di attività. In particolare è stato presentato il sito web attraverso il quale si intende veicolare le informazioni su attività e risultati che di volta in volta verranno prodotti. L’obiettivo è mettere a disposizione del sistema viti-vinicolo trentino uno strumento che fornisca la possibilità di aggiornamento, ma soprattutto che consenta di intervenire sul programma stesso attraverso osservazioni e proposte.