Ritorna il bel tempo sulle Regioni settentrionali grazie a un generale rinforzo del campo barico frutto di un vasto campo anticiclonico subtropicale, che si distenderà successivamente al restante comparto italiano. Il costante approfondimento dell'azione ciclonica atlantica non garantirà – però - vita facile all’alta africana. 

Il punto della situazione 
Nelle ultime ore la vasta depressione che ha interessato l’Europa nordoccidentale ha finalmente trovato strada libera verso i Balcani, attraversando rapidamente anche la penisola italiana. Dopo aver lambito le Alpi, si è rapidamente spinta verso Sud, portando locali piovaschi prevalentemente di poco conto.
Fenomeni più incisivi solo sulle regioni centro meridionali, in particolare nelle aree appenniniche, ove alcuni temporali hanno scaricato mediamente 30-35 mm, con punte locali di 50-60 mm sui rilievi laziali.
L’ingresso di sostenute correnti nord occidentali, piuttosto secche, hanno invece incentivato un netto miglioramento con ampi spazi sereni sulle aree settentrionali. Ventilazione che comunque non ha evitato la presenza di locali nebbie in Val Padana e sulle aree costiere dell’alto Adriatico. 

Analisi 
Nella giornata odierna l'Italia sarà ancora interessata da annuvolamenti originati prevalentemente dal vortice ciclonico artico della scorsa settimana che, a seguito della mutazione circolatoria, non godrà più dell'alimentazione fredda originaria e quindi delle caratteristiche iniziali.
A ravvivare la situazione vi è comunque una forte ventilazione che spazza la Penisola da nord a sud, conseguenza diretta delle notevoli differenze pressorie tra aree geografiche più o meno distanti; più ampio è il divario, più forte sarà il vento. Effetti di ciò che sta accadendo sul territorio europeo, ove è in atto una dura lotta tra .

Atlantico e Africa
Le principali figure attualmente sulla scena sono il vortice atlantico e l’anticiclone africano: le azioni del primo dipendono da quelle del secondo. La bassa pressione ottimamente strutturata che sino a ieri inviava flussi umidi sul Mediterraneo si sta spostando verso le aree balcaniche, garantendo una risposta dinamica dell'alta africana. L’anticiclone ha già fatto i primi passi sulla Penisola Iberica e già nella giornata odierna raggiungerà facilmente il Paese dilagando verso est. 

Forte rialzo termico, ma non per tutti
Gli effetti anticiclonici non saranno uguali per tutti, a seconda che si parli di nord o di sud. Non mancherà comunque un sensibile rialzo termico (per alcuni più incisivo, mentre per altri meno), che offrirà temperature in genere superiori alle medie stagionali. La stabilità diffusa garantirà cieli in prevalenza sereni, anche se nelle regioni settentrionali non è escluso il ritorno delle nebbie, foschie e nubi basse, con cieli localmente coperti anche nelle ore centrali.
Si prospetta quindi un'anomalia termica positiva consistente. Dall’analisi delle ultime corse modellistiche si nota - alla classica quota di riferimento di 1500 metri - la possibilità di raggiungere valori di 15°C. A livello del suolo sono quindi attese punte di 28-30°C, valori prettamente tardo estivi, in particolare tra il Centro Sud e le due Isole Maggiori, ove i cieli completamente sereni non opporranno nessun ostacolo meteorologico. 

Dinamicità autunnale
Stabilità che dopotutto non appare così indistruttibile: grazie ad una consistente attività ciclonica atlantica, il muro anticiclonico verrà gradualmente intaccato provocando alcune brecce sul bordo occidentale. Vari impulsi perturbati s’infiltreranno sul Nord Italia, con un probabile coinvolgimento anche delle restanti regioni; ipotesi più accreditata sul medio e lungo termine in grado di ripristinare un quadro meteo consono alla stagione autunnale.