Dai tre ai quattro gradi in meno: è questa, in media, la flessione delle temperature lungo la Penisola. Dopo la breve tregua atlantica, già in queste ore sta prendendo piede la terza fiammata africana dell’estate. La permanenza risulterà più duratura ed intensa della precedente ondata calda. 

Il punto della situazione
L'afa ed il caldo portati dalla recente incursione africana sono stati spazzati via dalle correnti più miti atlantiche. La temperatura media dell’Italia è difatti scesa da +27.3°C a +24.4°C, anche se il calo non è stato sentito allo stesso modo in tutte le aree: al Nord, con una diminuzione più sensibile, le minime sono scese di quasi 6 gradi e le massime di 4; al Centro la flessione oscilla tra il grado delle zone tirreniche e i 2 gradi della adriatiche; infine al Sud, ove le minime sono state addirittura incrementate di un grado e le massime sono diminuite di quasi 2 gradi.
Nonostante la diminuzione termica si tratta di valori sempre e comunque superiori alle medie del periodo di circa 1.5°C. Questa terza decade di luglio terminerà con anomalie positive nel complesso superiori ai 2.5°C dalla norma, facendo svanire l’idea di un'estate “vecchio stile”, almeno per la fase centrale che va da metà a luglio a metà agosto.

Analisi
Dalla giornata odierna verrà riproposto sull’Europa l’assetto barico che ha portato la seconda onda africana della stagione. Il tutto avrà inizio nel vicino Atlantico, ove affonderà un nucleo ciclonico dall’Islanda che scatenerà la nuova reazione dell'anticiclone subtropicale. Una seconda saccatura posizionata sui Balcani innescherà un blocco ad omega, dalle caratteristiche assai durature.
Una lunga fase calda è dunque alle porte. Questa volta saranno però le Regioni settentrionali ad essere maggiormente colpite e, da come si deduce dalle carte bariche, sarà in particolare penalizzante per le Regioni nord-occidentali; il Centro ed il Sud, almeno inizialmente, saranno meno coinvolti.
Già nella prima settimana di agosto i termometri varcheranno facilmente la soglia dei +35°C, con punte sino a +38°C. Come già accennato è evidente che l'ondata di calore non sarà breve, con anomalie positive sulle regioni del Nord anche nell’ordine dei +5°C. Di minori interesse invece al Centro-Sud, ove tenderanno a collocarsi sui +3°C. 

Evoluzione
Difficile stabilire con precisione quando terminerà questa terza fiammata africana. Analizzando i modelli non si notano però i vertiginosi picchi avuti nella seconda ondata, ma il carattere robusto della struttura garantirà una maggiore permanenza sulla penisola italiana, abbassando drasticamente i livelli di sopportazione, anche a causa degli alti tassi d’umidità.
La dura lotta tra la circolazione atlantica e l'anticiclone africano resterà in ogni caso viva sul bordo occidentale del sistema, mantenendo attiva nei diversi run dei modelli previsionali l’ipotesi di un'azione perturbata che riporterà variabilità e un ridimensionamento termico sull'Italia dopo la prima decade di agosto.