L’assessore lombardo all’Agricoltura richiama l’attenzione su altri due aspetti: i budget comunitari destinati allo sviluppo rurale e l’utilizzo effettivo. "La riforma Pac recentemente approvata a Bruxelles – ricorda Fava - mette a disposizione dell’Italia per il periodo 2014-2020 complessivamente 33,2 miliardi di euro fra pagamenti diretti (24,03 miliardi) e sviluppo rurale (9,27 miliardi): è un arretramento rispetto al settennato precedente, ma non per questo è tollerabile un sistema di gestione come quello che si è verificato in Sicilia o in Campania".
"Quanto accaduto è ancora più grave se si pensa che la Lombardia o altre Regioni del Nord Italia impiegano nel migliore dei modi tutti i fondi destinati agli agricoltori – conclude l’assessore lombardo – mentre in altre zone dell’Italia ogni anno si devono distribuire a pioggia i fondi, o peggio, non si controlla la regolarità delle pratiche e delle dichiarazioni, per non vedersi decurtare le risorse dall’Unione europea".
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