"Il recupero avviato da Agea sulle somme legate ai fondi comunitari, percepite indebitamente dai produttori agricoli, è sacrosanto. Vi sono intere aree dell’Italia che non hanno saputo gestire affatto le risorse dell’Unione europea. L’esatto contrario della Lombardia, che si è dimostrata virtuosa, trasparente e corretta". È questo il commento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, alla luce delle operazioni di recupero di 179 milioni erogati irregolarmente ai produttori agricoli.

L’assessore lombardo all’Agricoltura richiama l’attenzione su altri due aspetti: i budget comunitari destinati allo sviluppo rurale e l’utilizzo effettivo. "La riforma Pac recentemente approvata a Bruxelles – ricorda Fava - mette a disposizione dell’Italia per il periodo 2014-2020 complessivamente 33,2 miliardi di euro fra pagamenti diretti (24,03 miliardi) e sviluppo rurale (9,27 miliardi): è un arretramento rispetto al settennato precedente, ma non per questo è tollerabile un sistema di gestione come quello che si è verificato in Sicilia o in Campania".

"Quanto accaduto è ancora più grave se si pensa che la Lombardia o altre Regioni del Nord Italia impiegano nel migliore dei modi tutti i fondi destinati agli agricoltori – conclude l’assessore lombardo – mentre in altre zone dell’Italia ogni anno si devono distribuire a pioggia i fondi, o peggio, non si controlla la regolarità delle pratiche e delle dichiarazioni, per non vedersi decurtare le risorse dall’Unione europea".