Chi avrà la meglio nello scontro che si va profilando tra Atlantico, Azzorriano e Africano? Le poche certezze al momento vengono riscontrate nell'anticiclone delle Azzorre, fermamente ancorato sull'Europa occidentale. L'Italia, ai margini del sistema, godrà solo in parte dell'azione stabilizzatrice, con un Atlantico spesso invadente che porterà infiltrazioni fresche ed instabili

Il punto della situazione
Ampi spazi sereni, temperature non oltre i 30°C e temporali nelle ore più calde: ecco gli ingredienti principali della più classica estate mediterranea.
Non tutta l’Europa è però sotto le influenze azzorriane: poco oltre confine, sulla Penisola Iberica, è in atto una forte ondata di calore. Dopo un mese di giugno con giornate spesso fresche ed instabili, Spagna e Portogallo stanno ora facendo i conti con un'ondata di aria rovente africana. 

L'Italia tra i grandi colossi
Se a ovest prevale una forte componente anticiclonica, ad est (sull'Europa orientale) si è instaurata una vivace circolazione instabile alimentata da aria piuttosto fresca. La posizione dell'alta pressione sensibilmente sbilanciata verso nord – attualmente ai massimi sul Regno Unito – porta all’Italia entrambi gli scenari, con piccole dosi di aria fresca favorevole all'incremento dell'instabilità e parentesi stabili per scampoli estivi.

Analisi
L'anticiclone mostrerà i primi segni di cedimento nella copertura del Mediterraneo: nei prossimi giorni, infatti, tenderà a retrocedere ulteriormente verso occidente. Tra alti e bassi i massimi barici saranno sempre puntati sul Regno Unito, con un comparto mediterraneo non sempre protetto dalle sortite fresche. Il sensibile calo dei geopotenziali proporrà difatti un più deciso affondo fresco dalla Scandinavia verso il Centro Europa: tale circolazione lambirà anche il Nord Italia, ove il passaggio d'impulsi instabili favorirà una maggiore attività temporalesca.
Nella prossima settimana la penisola italiana dovrà quindi sopportare temporali particolarmente vivaci, senza escludere locali grandinate anche violente. I fenomeni raggiungeranno di sovente anche le aree interne di pianura e sporadicamente le coste limitrofe.

Evoluzione
Solo qualche giorno fa si ipotizzava una probabile rimonta anticiclonica africana dopo il giro di boa mensile, ma il cambio di tendenza delle ultime ore ha fatto accrescere le quotazioni per un consistente apporto d'aria fresca dai quadranti orientali. Osservando le ultime emissioni modellistiche, si può notare lo scontro tra l'anticiclone e la circolazione atlantica, già in corso sui settori orientali della Penisola.
Nonostante queste lievi interferenze continuerà però l’estate di stampo gradevole, senza prevedere nei prossimi 7 giorni veri break stagionali. L'Italia rimarrà perciò sotto una buona – anche se non totale – protezione azzorriana, sebbene le infiltrazioni nord atlantiche si faranno maggiormente aggressive.

Tendenza
I giorni a venire vedranno un aumento dell’attività convettiva cumuliforme nel Paese, con temperature nel complesso entro le medie storiche del periodo.
Importante per la Penisola prendere in considerazione l’elemento “Africa”. Come già accennato, le possibilità che l’anticiclone africano possa spostarsi dall'area iberica a quella italiana sono davvero poche. L'aria calda riuscirà però ad interessare (solo parzialmente) le due isole maggiori e le estreme regioni meridionali; si esclude però un vero e proprio "attacco bollente", supposizione garantita dalla ferma presenza dell’alta pressione delle Azzorre distesa su buona parte del Nord-Atlantico.