Il clou dell'onda calda africana culminerà nella giornata odierna; correnti fresche nord-atlantiche andranno poi ad infiltrarsi nel Mediterraneo centrale. Il nuovo assetto barico offrirà per il fine settimana un netto calo termico e temporali anche forti.

Il punto della situazione
Le nubi cumuliformi in queste ultime ore sono il sintomo di un cambiamento in atto. L'attacco all'alta africana da parte del vortice iberico è iniziato nel corso della giornata e produrrà ulteriori temporali sulle regioni nord occidentali. Alcuni fenomeni, considerando gli elevati contrasti, risulteranno anche intensi e saranno talvolta accompagnati da locali grandinate e colpi di vento.
Ancora sotto dominio dell'anticiclone le restanti aree italiane: sole e caldo dominano la scena, pur con qualche grado in meno, tra Sardegna e regioni centrali. I termometri passeranno comunque la soglia dei 30°C, con punte massime over 35-36°C sulle aree interne pugliesi e della Lucania.
Gli alti tassi di umidità favoriscono inoltre un clima più afoso dei giorni precedenti.

Analisi
L’attuale invasione dell’anticiclone subtropicale deriva dalla formazione della goccia fredda nord-atlantica tra il Marocco e la penisola iberica. Questo assetto ha permesso alle correnti molto calde africane di scorrere verso la penisola italiana, causando un netto aumento termico con picchi oltre i 35°C.
L’elemento chiave della situazione è proprio quel vortice instabile iberico: se si fosse esaurito in loco, l'Italia avrebbe continuato a patire il gran caldo. Più realisticamente, invece, intraprenderà uno spostamento nord-orientale innescando un’irruzione ciclonica (seppur limitata) frutto di un sensibile calo termico e di una vivace variabilità specialmente sui rilievi.
La goccia fredda convoglierà pertanto masse d'aria fresca di origine nord-atlantica dai quadranti settentrionali. L’alta pressione delle Azzorre, elevandosi verso nord, faciliterà inoltre la discesa dell'irruzione fredda verso l'Europa.

Evoluzione
Nei giorni tra il 21 ed il 25 giugno l'Europa e l'Italia si ritroveranno, come già accennato, sotto al dominio delle correnti fresche ed instabili nord-occidentali. Non si tratterà di un vero passaggio perturbato sulla Penisola, ma poco più di una semplice variabilità ad evoluzione diurna e questo limiterà le precipitazioni rispetto alle attese.
Tali precipitazioni si concentreranno maggiormente sui rilievi alpini, prealpini, appenninici e, successivamente, anche se in modo disorganizzato nelle aree interne del Centro-Nord. I fenomeni, ove avranno vita, assumeranno comunque carattere temporalesco e talvolta anche violento.

Tendenza
Giugno chiuderà molto probabilmente, stando alle ultime emissioni modellistiche previsionali, sotto l’influenza dell’alta pressione delle Azzorre. Dopo il passaggio della saccatura nord-atlantica, evolvendo verso i settori orientali europei, ci sarà maggiore spazio per l'avanzata del suddetto anticiclone. Il mese terminerà quindi all’insegna del tempo stabile con le classiche giornate estive.