La perturbazione atlantica, con il suo carico di nuvole e freddo, si va allontanando verso i settori orientali. Ciò permetterà all'anticiclone delle Azzorre di avanzare verso la Penisola e dare inizio ad una progressiva ondata calda di stagione.

Il punto della situazione
Come si nota dalla recente immagine satellitare del Meteosat, rimangono grossi ammassi nuvolosi sul comparto balcanico e più in generale su tutta l'Europa Orientale. Si tratta di celle temporalesche associate a fenomeni anche intensi, frutto del vivace contrasto tra l'aria fredda in quota e da quella caldo umida dei bassi strati. Diverso il quadro meteo sull'Europa occidentale, in particolare sulla Penisola Iberica, ove l'anticiclone garantisce già la stabilità atmosferica estiva.
La perturbazione ora sui Balcani, transitata nelle ultime ore anche sull'Italia, ha portato temporali di forte intensità, in particolare nella giornata di domenica e lunedì, quando nubifragi hanno colpito le regioni centrali adriatiche. La situazione, grazie ad una graduale ripresa dei geopotenziali, è ora in fase di miglioramento. Non è però del tutto esclusa una certa cumulogenesi ad evoluzione diurna, innescata da un maggiore soleggiamento che ha inoltre favorito una ripresa delle temperature massime (generalmente inferiori ai 30 gradi).

Analisi
Dopo una primavera estremamente dinamica, ma generalmente entro i ranghi della normalità, è in fase d’avvio la stagione estiva nel modo ormai diventato classico in questi ultimi decenni dominati dal riscaldamento globale. Difatti non sarà un inizio graduale, ma una vera e propria scalata barica che catapulterà l’Italia dalla variabilità fresca all’aria rovente africana.
Solo pochi giorni “in prova” sotto al dominio dell’Azzorriano prima del passaggio di testimone all’Africano. Nei primi giorni della prossima settimana avverrà quindi un ulteriore rialzo delle temperature, ma quanto farà caldo?
Analizzando le proiezioni termiche dei principali modelli nel medio termine – quindi con un’attendibilità del 60-70% circa – si notano valori notevoli alle quote di riferimento di 850 hPa (circa 1500 metri di altitudine in libera atmosfera). Dagli ultimi aggiornamenti è difatti attesa l'isoterma +20°C: in pianura e nelle vallate si andranno registrare temperature prossime ai 35°C, anche oltre nelle aree più interne. Lungo le coste si potrà godere ancora delle fresche brezze di mare che assicureranno un clima più gradevole.
Sino al weekend le condizioni risulteranno quindi gradevoli: la componente azzorriana dominerà con temperature massime in genere non oltre i 32-33°C. Gli scenari cambieranno invece con la nuova settimana, quando l’africano orienterà il clima verso un caldo fastidioso e localmente afoso.

Evoluzione
Azione stabile duratura. L'alta pressione insisterà tra alti e bassi almeno sino all'ultima settimana di giugno. Questa tesi è sostenuta dalle ultime proiezioni previsionali, anche perché la depressione che raggiungerà la Penisola Iberica – diretta responsabile dell’elevazione calda dal nord Africa – non avrà la forza necessaria per minacciare il vasto campo altopressorio, ma al contrario esalterà l’infuocata incursione.
Qualche cenno di cambiamento si vedrà solo a fine mese, quando infiltrazioni d'aria relativamente fresca atlantica andrà a smorzare la presa dell’anticiclone. Se confermato, verrà ripristinata una certa variabilità ad evoluzione diurna a ridosso dei rilievi e nelle zone interne.