A livello consolidato, la cooperativa controlla la Mediterraneo Group Spa consortile, Canova srl e Vivitoscano srl, il valore della produzione ha raggiunto i 245 milioni di euro (erano 223 nel 2011) con un utile netto di 511.000 euro. Il patrimonio netto del gruppo ha raggiunto 103,9 milioni di euro, a riconferma di una grande solidità patrimoniale.
Per quanto riguarda la liquidazione della frutta invernale, dopo un 2011 decisamente negativo, i risultati per i produttori appaiono buoni. Il conferimento dei prodotti è sceso dalle 87.534 tonnellate del 2011 alle 71.541 del 2012 (-18%), ma l’importo liquidato ai produttori è salito da 22,7 milioni a 31,3 milioni di euro (+38% sul 2011) a dimostrazione di un andamento positivo che ha interessato quasi tutte le specie invernali. Tra tutte spiccano i kiwi (la liquidazione media della prima categoria oscilla tra i 60 e 62 centesimi di euro a seconda delle aree produttive), le pere Abate Fetel (media della prima categoria 83 centesimi) e le mele Pink Lady (media della prima categoria 76 centesimi). Positivo anche l’andamento di patate e cipolle.
"Pur rimanendo attuali gran parte dei problemi del settore –evidenzia Mirco Zanotti, presidente di Apofruit– resi ancor più accentuati dalla prolungata fase di recessione economica, ci porta a considerazioni incoraggianti il fatto di poter liquidare a prezzi soddisfacenti la frutta invernale dei nostri soci. Ciò è dovuto ad un andamento di mercato più favorevole, alle quantità di frutta invernale più scarse, ma anche ad una buona gestione della cooperativa".
"Le basi della nostra strategia di questi anni – gli fa eco Renzo Piraccini, direttore generale di Apofruit - sono state: innovazione, efficienza gestionale e solidità patrimoniale. Vogliamo continuare su questa strada incrementando ulteriormente la politica di marca (Almaverde Bio e Solarelli sono i due brand su cui s’incentrano le iniziative più note ma il gruppo è impegnato anche su Selenella, Pink Lady, Modi e Made in Blu) e l’export, che dovrebbe arrivare in pochi anni dall’attuale 31% dei nostri ricavi al 40%. In particolare puntiamo sull’oltremare soprattutto con kiwi e mele che, insieme a susine e uva senza semi, saranno alla base della nostra strategia di sviluppo su questi mercati".
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Fonte: Apofruit Italia