Nei prossimi giorni il territorio italiano sarà conteso dalla figura dell’Alta Africana sul Mediterraneo e dalle minacciose incursioni atlantiche in arrivo dai quadranti occidentali. Non sarà dunque favorito l'arrivo della bella stagione: rovesci e temporali continueranno a dominare il quadro meteo in un contesto piuttosto fresco.

Il punto della situazione
Contrapposizioni climatiche estreme hanno governato negli ultimi giorni il continente europeo: al caldo eccezionale sugli Stati orientali si oppone il freddo che attanaglia oramai da mesi le estreme aree occidentali.
Mai cosi freddo nel mese di maggio sull’Islanda, ove si misurano temperature di oltre 17°C sotto lo zero. Per risalire a condizioni simili occorre rispolverare i dati di ben 36 anni fa (secondo il centro meteo ufficiale dell’isola).
Primi tepori invece in Scozia ed in Inghilterra, con massime abbondantemente oltre i 20°C. Il caldo ha lambito anche il sud della Norvegia, innescando valori oltre i 21-22°C su gran parte del territorio. Altro mondo in Spagna, ove i venti meridionali hanno fatto schizzare le massime oltre i 35°C in Andalusia, con 33°C a Jerez, 32,5°C a Montoro e 32°C a Cordoba.

Analisi
La tregua stabile sarà breve: analizzando l'evoluzione barica al di là dei confini italiani è possibile notare l'alta pressione - attualmente presente sulla Penisola Iberica - incapace di spingersi verso le aree settentrionali. L'intensa circolazione atlantica difatti non le consentirà di avanzare oltre, innescando un netto peggioramento sui rilievi nel weekend.
Sarà perciò attesa una prosecuzione dell'instabilità che in un primo momento interesserà solo le Regioni settentrionali, raggiungendo in seguito anche il resto del Paese. Instabilità prevalentemente ad evoluzione diurna e quindi spesso a sfondo temporalesco.
I valori termici sono attualmente in linea con le medie del periodo. Non sono previste particolari variazioni, ma nei prossimi 2 o 3 giorni si potrà godere di un temporaneo rialzo che consentirà alle temperature di salire un po' oltre la norma.

Evoluzione
Nel fine settimana, come anticipato, correnti fresche settentrionali inizieranno a fluire sulla Penisola innescando una diminuzione termica. La flessione anticiperà il sempre più probabile peggioramento di metà mese, che avvierà una fase perturbata di discreta durata anche nel medio e lungo termine.
La struttura anticiclonica presente sulla Penisola Iberica verrà cosi spazzata via, grazie al graduale approfondimento di un vortice ciclonico sull'Europa occidentale.
L’Italia - in prima battuta - sarà interessata da un veloce richiamo pre-frontale nord africano che sosterrà una moderata ventilazione meridionale; il graduale spostamento della depressione atlantica sui settori orientali porterà un vigoroso e diffuso peggioramento sulla Penisola.

Tendenza
Nella giornata odierna un netto miglioramento garantirà ampie e prevalenti schiarite. Rimarranno parzialmente escluse le zone alpine centro occidentali, lambite da correnti umide ed instabili atlantiche.
Il sole condurrà fino al weekend, quando la crescente instabilità, complice dei nuovi spifferi freschi nord atlantici, innescherà le prime precipitazioni in veloce estensione da nord a sud. Nei primi giorni della prossima settimana i fenomeni diverranno maggiori e la flessione termica diverrà sensibile.
A metà maggio, come detto, il tempo peggiorerà ulteriormente. I fenomeni coinvolgeranno dapprima i settori nord occidentali e la Sardegna, con graduale estensione gran parte del Paese.
La palude barica che si formerà sul Mediterraneo avrà un carattere ampio e duraturo, ragion per cui non è da escludere che l'instabilità possa durare sino a fine mese.