Si è tenuto a Bologna il convegno “Anb 2.0” organizzato dall'Anb che da Associazione dei bieticoltori è divenuta una holding al servizio degli agricoltori.
A tre anni dall’insediamento del nuovo consiglio, durante l'incontro è stato fatto un bilancio delle attività e sono stati definiti i prossimi obiettivi. “Il primo step di sviluppo del piano industriale approvato nel 2011 è stato completato con successo - ha dichiarato il presidente dell'Associazione, Mario Guidi, - e oggi possiamo affermare con soddisfazione che l’obiettivo di diventare un 'nodo' di una rete di conoscenze e opportunità per le aziende agricole associate è stato raggiunto”.

L'Associazione ha costituito quattro business unit suddivise per aree di attività: bietole e zucchero, partecipazioni finanziarie, cereali e semi oleosi, energie rinnovabili.
Il sistema delle società realizzato in questi anni ha costruito una rete per la commercializzazione dei prodotti agricoli e dei mezzi tecnici, e una rete di coordinamento e trasferimento delle competenze e assistenza all’innovazione.
Il direttore generale dell'associazione, Michele Distefano, ha sottolineato che nel settore tradizionale delle bietole Anb ha favorito la nascita della Confederazione generale dei bieticoltori italiani, Cgbi e che "il lavoro di squadra sindacale ha prodotto negli ultimi tre anni un aumento del prezzo della barbabietola da zucchero significativo che ha posto le basi per il consolidamento dei bacini di approvvigionamento. Anb, oggi associa oltre 4.000 soci che conferiscono non solo barbabietole, ma anche produzioni oleaginose e cereali”.

Ma la ristrutturazione di Anb ha avuto un'occhio di riguardo anche per l'ambiente: la riconversione energetica dei sottoprodotti delle barbabietole da zucchero è infatti l'obiettivo di Anb Biogas, la Società agricola cooperativa per azioni, di cui è socia l'Anb Holding, che si occupa di aggregare le polpe di spettanza dei produttori e remunerarle con il miglior prezzo possibile, impiegandole in impianti a biogas. E a tal proposito Guglielmo Garagnani, presidente della Anb Holding Spa ha ricordato: "Oggi sono sei gli impianti a biogas partecipati da Anb Holding, che utilizzano 70.000 tonnellate di polpe surpressate”.



Un momento dell'incontro

La commercializzazione dei prodotti dei soci è un altro dei punti fondamentali del piano industriale di Anb. Il vice presidente di Anb Holding, Enrico Gambi ha affermato: "Sono previsti specifici progetti per la costruzione di impianti di stoccaggio per semi oleosi e cereali per sostenere, in alcuni territori ex bieticoli, la gestione dell’aggregazione del prodotto e restituire agli agricoltori una filiera efficiente in grado di aumentare il valore aggiunto delle produzioni”.

La prima di queste attività è stata la creazione di una società consortile, partecipata in maggioranza da Anb Holding, denominata Futuro Fertile Toscana soc. cons. a r.l., con l’obiettivo di realizzare un centro di stoccaggio innovativo, in Val di Chiana (Arezzo), utilizzando la tecnologia dei silos bag che differenzia i prodotti valorizzandone la qualità. Il secondo progetto in via di definizione riguarda la gestione di un centro di stoccaggio in provincia di Pisa, con il quale sono iniziate forme di collaborazione con la definizione di formule contrattuali innovative a vantaggio degli agricoltori dell’area.