Le perturbazioni atlantiche che da mesi scorrono sul Mediterraneo lasceranno a breve spazio all’anticiclone subtropicale. La stabilità andrà gradualmente affermandosi lungo tutta la Penisola innescando un corposo aumento termico. L’afflusso di aria calda potrebbe però essere moderata da infiltrazioni più fresche dai quadranti orientali.

Il punto della situazione
L’assetto barico sullo scacchiere europeo sta mutando: solo pochi giorni fa il netto contrasto tra la circolazione atlantica, costretta alle latitudini mediterranee, e le incursioni gelide artiche, ancorate nel cuore europeo, hanno determinato conseguenze termiche e precipitative rilevanti su tutto il continente. Sulla penisola italiana le nevicate hanno toccato in molte occasioni la quota dei 1000 metri (localmente anche inferiori), ma era sufficiente attraversare il muro alpino per ritrovare condizioni tipicamente invernali anche in pianura.
Nelle ultime ore tuttavia le temperature hanno registrato un progressivo aumento, grazie anche ad una maggiore invadenza delle alte pressioni stabilizzatrici.

Analisi
Il ritorno in propria sede del flusso perturbato atlantico ha permesso una graduale espansione dell’anticiclone verso nord, portando un primo assaggio dei tepori primaverili. Nel corso dei prossimi giorni avrà inoltre modo di avvalersi di un maggiore supporto subtropicale (dal carattere nord africano), che provocherà un ulteriore rialzo termico.
Grazie ad uno sbilanciamento più occidentale, l'anticiclone invaderà maggiormente l'Europa occidentale, tra cui Penisola Iberica e Francia.
L’Italia non si troverà tuttavia fuori dai giochi. Le Regioni di ponente saranno toccate dall’alta pressione; meno protette invece le Regioni orientali sotto interferenze relativamente fresche balcaniche, che manterranno le temperature in linea con il periodo. Rispetto alle emissioni modellistiche di qualche giorno fa c'è stato perciò un ridimensionamento della fiammata africana sulla Penisola.

Evoluzione
Le temperature si manterranno in genere al di sopra della norma. Anche se non sono  esclusi picchi di 27-28°C, si resterà comunque al di sotto della soglia psicologica dei 30°C. Analizzando le proiezioni modellistiche è possibile notare una persistenza dell’anomalia termica positiva per tutto il medio periodo, generalmente attorno ai 3 - 4°C o localmente poco oltre.
La spinta anticiclonica verso l’Europa occidentale innescherà contestualmente una discesa artica verso gli stati più orientali. L’afflusso più fresco settentrionale lambirà perciò l'Adriatico, mantenendo un clima più consono al periodo sulle Regioni di levante e su quelle meridionali.
La configurazione atmosferica in formazione potrà godere oltretutto di caratteristiche durature anche nel lungo termine: andrà infatti a consolidarsi ulteriormente a seguito dell’isolamento di una goccia fredda sui Balcani più meridionali.

Tendenza
Nonostante il netto miglioramento, le regioni del Nord Italia verranno interessate sino al weekend da infiltrazioni instabili, frutto dell'ennesimo impulso perturbato atlantico in transito a nord delle Alpi. Rovesci e temporali, per lo più ad evoluzione diurna, interesseranno le aree settentrionali in possibile sconfinamento anche a Toscana, Umbria e Marche.
Nel fine settimana ampi spazi sereni e temperature in rialzo si estenderanno a quasi tutte le Regioni, con la sola eccezione del medio - basso versante adriatico e del sud, ove indugeranno correnti fresche orientali.
I giorni futuri vedranno quindi un prevalere delle condizioni di bel tempo con annuvolamenti in formazione durante le ore più calde sui rilievi della Penisola. Nell’ultima decade mensile non è inoltre escluso un ulteriore rialzo termico per un maggiore coinvolgimento dell'anticiclone sull'Italia.