Da quest’anno l’orto didattico dell'Ipsaa Persolino è rallegrato dal Crocus sativus, detto “zafferano”: ora sta iniziando la raccolta dei fiori da cui si ricava la preziosa polvere ricercata in cucina. Il gruppo studenti e docenti del progetto “Un orto per la cultura” rende noto che sotto le indicazioni del professor Nino Tini, agronomo di lungo corso, si svolgono le complesse operazioni manuali, con grande cautela per non rovinare nulla. Si sfila delicatamente ogni fiore dal terreno, si staccano insieme i tre stigmi, si adagiano sopra una carta assorbente e si disidratano nell’essiccatoio a una temperatura di 30 – 40° per circa due ore.

Nell’orto di Persolino lo zafferano è coltivato principalmente a scopo didattico, offrendo una lettura che va dalla botanica alla valorizzazione dei prodotti del territorio, ma in un’azienda può essere parte integrante del reddito e può coinvolgere tutta la famiglia nel tempo della raccolta e della commercializzazione. Questa coltivazione è un’opportunità per chi ama i propri orti-giardini e desidera impegnarsi in una coltivazione entusiasmante e proficua.